Il caso

Estorsione tra minori a scuola: «Porta i soldi o ti picchiamo»

Un ragazzo si è presentato alla caserma dei carabinieri, accompagnato dalla madre, per segnalare le minacce ricevute. In quel momento riceve l’ennesima richiesta di denaro: all’appuntamento arrivano i militari che identificano l’autore


Simone Facchini


MERANO. Il messaggio appare sullo smartphone del ragazzo proprio mentre sta sporgendo denuncia nella caserma dei carabinieri: portami 70 euro oppure ti picchiamo.

È la conferma di una serie di ricatti con cui un minorenne vessava un coetaneo. Chissà quante volte. All'ultima, in borghese si presentano allo school village di via Wolf i carabinieri che bloccano il giovane estorsore, ora denunciato. «Non possiamo permettere che il nostro cortile scolastico sia teatro di simili episodi» osserva Giuseppe Augello, dirigente dell'istituto Gandhi. «L'azione dei carabinieri è lodevole e riconferma l'attenzione dell'Arma per il mondo della scuola e la tutela delle nostre alunne e dei nostri alunni».

L'episodio.
I fatti risalgono al 30 aprile. A denunciare ai carabinieri quanto sta accadendo si presentano la madre della vittima assieme al figlio: vogliono segnalare le continue minacce. Proprio durante la stesura del verbale, l'adolescente riceve sul proprio cellulare l'ennesima richiesta di denaro: il messaggio riporta l'intimazione minacciosa di presentarsi lo stesso giorno allo school village con la somma di 70 euro, altrimenti sarebbe stato picchiato selvaggiamente.I militari prendono la palla al balzo e danno indicazioni al giovane di confermare l'appuntamento. Al quale si presenta una pattuglia in abiti civili dell'aliquota operativa dei carabinieri che blocca immediatamente l'estorsore. Viene identificato in un minore straniero già noto alle forze dell'ordine. Altre volte si era reso responsabile di reati della stessa natura.

L’articolo completo in edicola oggi, sabato 4 maggio, con l’Alto Adige













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