Codice appalti, il Governo prende tempo sull’art. 177



Quotidiano Energia - Arriva l’intervento sull’articolo 177 del Codice appalti (D.Lgs n. 50/2016), sollecitato da imprese e sindacati e anche dall’Arera con una segnalazione a Governo e Parlamento. Anche se in realtà al momento l’esecutivo si limita solo a prendere tempo sull’applicabilità della contestata norma del Codice. La modifica è contenuta all’articolo 1 dello schema di decreto legge cosiddetto Sblocca cantieri, approvato ieri dal Consiglio dei ministri “salvo intese” (i lavori sul provvedimento sono infatti tutt’altro che conclusi). L’articolo 177 del Codice appalti chiede, come noto, ai titolari di concessioni già in essere al 18 aprile del 2016 che abbiano ricevuto l’affidamento senza gara di assegnare una quota pari a l’80% dei propri contratti relativi alle concessioni, di importo pari o superiore a 150.000 euro, mediante procedura di evidenza pubblica. Questo sarebbe dovuto avvenire entro il 18 aprile 2018, ossia due anni dopo l’entrata in vigore della riforma. Ora con lo schema di DL varato dal Cdm il termine è stato invece spostato al 31 dicembre 2019. Sempre per quanto di interesse, si segnala infine che nell’ultima versione di DL Sblocca cantieri non c’è più l’istituzione dell’Agenzia nazionale sicurezza dighe e infrastrutture idriche (Andig), contemplata in bozze precedenti. Al suo posto, l'articolo 4 dello schema di DL in circolazione parla più genericamente di "costituzione di una struttura dedicata alla sicurezza delle dighe e delle infrastrutture dighe".









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