Entso-E: “Sistema elettrico italiano a rischio”



Quotidiano Energia - In attesa dell’esito delle discussioni sul nuovo market design, che riformerà tra l’altro le valutazioni di adeguatezza del sistema elettrico europeo propedeutiche ai capacity market, Entso-E ha pubblicato e messo in consultazione fino al prossimo 9 novembre il “Midterm Adequacy Forecast” (Maf), con cui l’associazione ha valutato la sicurezza degli approvvigionamenti al 2020 e al 2025. Dal Maf, come del resto già evidenziato da Terna, non emergono buone notizie per l’Italia, in cui - pur considerando il capacity market approvato dalla Commissione Ue all’inizio dell’anno (ma sul cui destino c’è peraltro incertezza) - “è stato identificato al 2020 un importante rischio di scarsità di risorse in Sicilia, dove il vetusto parco termoelettrico è caratterizzato da frequenti interruzioni non programmate”. Di conseguenza, “in caso di problemi simultanei nell’Italia centro-settentrionale o nei Paesi vicini, potrebbero presentarsi potenziali rischi anche nel resto della Penisola”. La situazione è destinata a peggiorare ulteriormente al 2025, quando lo scenario base di Entso-E (condizioni nella media e capacity market operativo) evidenzia “rischi potenziali a livello nazionale, concentrati principalmente nel Nord, Centro-Nord e Sardegna”. Nello scenario “low-carbon sensitivity” (chiusura di altri 3,5 GW termoelettrici per motivi ambientali), si registrerebbe invece un “significativo aumento” dei valori “energia non servita” (Ens) e “aspettative di perdita di carico” (Lole) nelle zone Nord e Centro-Nord. Il completo phase-out del carbone si tradurrebbe infatti in una “situazione altamente critica” in molte aree d’Italia: Lole di 16 ore/anno al Nord, di 12 ore/anno nel Centro-Nord e di 115 ore/anno in Sardegna. In questo quadro, conclude il Maf, potrebbe essere di aiuto l’interconnessione tra Sicilia e Tunisia, che se in funzione nel 2025 porterebbe mutui benefici ai due sistemi elettrici (riduzione delle ore di Lole). Nel complesso, tenendo conto delle incertezze sulla transizione in molti Paesi europei (tra lo scenario base e quello “low-carbon” la differenza al 2025 è di 23 GW, di cui 8 nella sola Germania), Entso-E chiede di “monitorare con attenzione l’adeguatezza a livello paneuropeo e regionale”.









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