Finanziamenti all’energia, nuove regole per la transizione



Quotidiano Energia - Il mercato dei capitali si adatta alla transizione energetica. Dopo la strategia per la finanza sostenibile avviata l’anno scorso dalla Commissione Ue, che ha prodotto ieri le prime indicazioni per Governi e aziende, arriva adesso un’iniziativa per l’aggiornamento della politica di finanziamento nel settore energetico della Banca europea degli investimenti (Bei), sinora basata sui criteri adottati sei anni fa nel contesto dei target al 2020. “L’Europa è in prima linea nella trasformazione del settore energetico e dell’innovazione tecnologica e si è impegnata a raggiungere ambiziosi obiettivi energetico-climatici al 2030 e messo in campo una strategia di decarbonizzazione al 2050”, ha spiegato ieri il vice-presidente Bei responsabile dell’energia, Andrew McDowell, annunciando il lancio di una consultazione che durerà fino al prossimo 29 marzo (il documento è disponibile in allegato). “Lavoreremo con gli stakeholder per valutare come i nostri investimenti possono riflettere e accelerare la transizione energetica”, ha dichiarato McDowell. In particolare, la nuova politica della Bei punterà maggiormente sull’efficienza energetica, il sostegno alle fonti rinnovabili, l’innovazione e le “infrastrutture essenziali per la transizione”. La Bei - che solo negli ultimi 5 anni ha fornito finanziamenti all’energia europea per 49 miliardi di euro - ospiterà il 25 febbraio nella sede di Bruxelles un incontro sulla consultazione. Un’iniziativa per favorire lo sviluppo della finanza sostenibile è stata avviata anche dalla International Organization for Standardization (Iso), che ha costituito il comitato tecnico ad hoc Iso/TC 322 “Sustainable finance”. Il segretario del nuovo comitato, Mike Henigan, ha spiegato che l’obiettivo è “integrare la finanza sostenibile, renderla più accessibile e più efficace per l’industria e gli investitori di tutto il mondo, consentendo in questo modo l’allineamento del sistema finanziario mondiale ai target di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite”. Nella pratica, il comitato “Sustainable finance”, con segreteria presso il membro Iso britannico Bsi, riunirà e armonizzerà le competenze dell’organizzazione sugli standard esistenti, fornendo una terminologia comune e indicando migliori pratiche e linee guida internazionali.









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