Vigneti del Soave e ulivi Assisi-Spoleto candidati Giahs-Fao



Parte ufficialmente la candidatura delle colline vitate del Soave (Soave Vineyards) e degli ulivi secolari nella fascia pedemontana tra Assisi e Spoleto per l'ingresso nella lista dei siti 'Patrimonio agricolo di rilevanza mondiale' della Fao, l'agenzia delle Nazioni Unite per l'Agricoltura e l'Alimentazione, e il Global Important Agricolture Heritage Systems (Giahs). Lo ha annunciato il vice ministro delle Politiche agricole Andrea Olivero, intervenuto oggi alla cerimonia di premiazione di 14 new entry che portano a 50 da 20 Paesi i paesaggi rurali finora riconosciuti. ''Qui si fa agri-cultura, con colture avviate già in epoca Romana'' ha sottolineato Olivero. I paesaggi veneti e umbri sono le prime candidature italiane, e seguono un impegno sottoscritto nel 2016 dall'Italia con la Fao per l'erogazione di 2 milioni di euro da parte del ministero degli Esteri a sostegno studi di giovani aspiranti manager dei paesaggi agricoli storici provenienti dai Paesi prioritari per la nostra Cooperazione allo sviluppo. Per l'ingresso nel programma Fao-Giahs occorre superare una valutazione su cinque parametri: biodiversita' agricola, un sistema di conoscenze e tradizioni locali, un insieme di valori condivisi, il sostentamento economico della popolazione e le caratteristiche peculiari e uniche del paesaggio in esame. L'affollata cerimonia di premiazione odierna, per Olivero, ''sancisce l'attenzione internazionale su una iniziativa giovane, che da due anni vede alla guida del Comitato scientifico l'italiano Mauro Agnoletti. Si sposa egregiamente - ha detto il vice ministro - con l'impegno del governo a tutela dei paesaggi rurali, spesso riflessi anche nelle produzioni artistiche di ogni tempo. Nel 2012 - ha ricordato è nato l'Osservatorio nazionale delle Pratiche agricole di interesse storico che oggi tutela 12 siti, selezionati su 120 potenziali. L'attività dell'Osservatorio nazionale è complementare a quella Fao-Giahs, e in Italia si traduce anche in tutela di conoscenze tradizionali e valorizzazione della produzione del cibo di qualità. Siamo certi che i paesaggi rurali storici possono rappresentare - ha concluso Olivero - un modello dinamico di sviluppo pienamente sostenibile''. Sicuramente una buon incipit alla Giornata mondiale delle Terra, l'Earth Day, che si celebra il 22 aprile.









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