Mele nei supermercati, trovati 14 pesticidi diversi 

Individuate anche 5 sostanze a campione. Nessun residuo nei frutti «bio» L’esperta di alimentazione del Ctcu: «I dati del “Salvagente” uguali ai nostri»


di Massimiliano Bona


BOLZANO/EGNA. I risultati del test in laboratorio fatti dalla rivista specializzata «Il Salvagente» confermano nella sostanza quelli pubblicati di recente dal Ctcu di Bolzano: sulle mele che si acquistano nei supermercati di diverse catene di Bolzano e Trento sono state individuate fino a 14 tracce di pesticidi mentre i cinque campioni di frutta «bio» analizzata sono risultati privi di residui.

Il campione. «Il Salvagente» ha analizzato 22 campioni di mele, acquistate in varie catene di noti supermercati e discount italiani. Sono state prese in considerazione diverse varietà, tra le più gradite dai consumatori: Gala, Stark/Red Delicious, Pink Lady e Kanzi, provenienti anche dall'Alto Adige e dal Trentino. «E i risultati di questo ulteriore test di laboratorio assomigliano in modo sorprendente a quelli ottenuti da noi e pubblicati di recente», commenta Silke Raffeiner, esperta di alimentazione presso il Ctcu. In cinque campioni sono state trovati residui di due sostanze, in due campioni quattro sostanze e in un campione addirittura cinque sostanze diverse.

I valori-soglia previsti per legge – è bene sottolinearlo - non sono però mai stati superati. «Anche il Salvagente sottolinea il rischio per la salute derivante dai cosiddetti residui plurimi, a causa di un possibile effetto moltiplicatore, ovvero di un possibile incremento o potenziamento degli effetti», spiega Raffeiner.

Le sostanze trovate. Fra le sostanze trovate, “il Salvagente” elenca fungicidi quali Boscalid, Captan, Dithianon, Dodin, Fludioxonil, Fluxapyroxad, Pyraclostrobin, Thiabendazol, e insetticidi quali Chlorantraniliprol, Etofenprox, Flonicamid, Methoxyfenozid, das Neonicotinoid Thiacloprid nonché il Dithiocarbamate.

Dieci di queste sostanze sono nella lista nera di Greenpeace del 2016, classificate quindi come molto pericolose, in quanto tossiche per le persone e/o per l'ambiente. Alcune sostanze sono classificate come cancerogene o comunque a rischio, mentre il Thiacloprid, un neonicotinoide, è considerato pericoloso per le api. Anche il Ctcu aveva trovato residui di Boscalid, Captan, Dodin, Fludioxonil, Etofenprox e Methoxyfenozid. Il valore più alto è stato riscontrato in un campione di origine cilena, con 8 mg/kg.

Il commento. «Il test de “Il Salvagente”, come anche il nostro test, mostra ancora una volta, chiaramente, come i consumatori siano quotidianamente esposti a svariati tipi di pesticidi», questo il commento di Walther Andreaus, direttore del Ctcu. «La mia richiesta è sempre la stessa: bisogna ridurre l'impatto dei pesticidi su ambiente e persone».















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