Aeroporto, le associazioni invocano la Corte dei Conti 

La lettera aperta a Kompatscher. Si mobilitano Avs, Schützen e Bauerbund della Bassa Intanto il governatore dovrebbe firmare l’assegnazione alla cordata Gostner il 16 settembre


Massimiliano Bona


Laives/egna. L’annosa questione aeroporto – destinata a risolversi con l’assegnazione della gestione ai privati ed in particolare alla cordata Gostner – costerà sicuramente molto, in termini di consensi, alla Svp della Bassa Atesina. Anche ieri tre associazioni – Avs, Schützen e Bauerbund - hanno organizzato una conferenza stampa e diffuso una lettera aperta al presidente della Provincia Arno Kompatscher, che in realtà sulla questione scalo ha tenuto fede - nella sostanza - agli impegni presi prima delle provinciali.

Il documento.

«È con sgomento e sconcerto che abbiamo constatato come la giunta provinciale stia agendo in modo alquanto discutibile, contro l'interesse e la volontà della popolazione in merito alla questione relativa all’aeroporto. In occasione della consultazione popolare del 2016, il 70,3% della popolazione altoatesina si è dichiarata contraria all'ampliamento dell'aeroporto con finanziamento pubblico». La Provincia, infatti, con la cessione ai privati non spenderà più un solo euro. «L’obiettivo originario (dei promotori? ndr) del referendum e il suo esito sono stati quindi traditi: la democrazia ha fallito. Non è stato forse lei, signor presidente, a promettere dopo il referendum che a partire dal giugno 2017 non sarebbero stati più destinati fondi pubblici all’aeroporto? Eppure proprio questi stessi fondi, nel frattempo, sono stati impiegati per finanziare diversi lavori (per esempio per asfaltare le piste, ecc.)».

L’appello alla Corte dei Conti.

«Anche il fatto - proseguono nella lettera aperta Avs, Schützen e Bauernbund della Bassa- che nel bando di gara per l'intero aeroporto, che fino al 2017 ha registrato nel bilancio annuale tra i 37 e i 40 milioni di euro, l'importo a base d'asta per gli interessati sia stato fissato a soli 3,8 milioni di euro, ci lascia perplessi. Dall’esterno potrebbe sembrare un vero affare, pronto ad essere concluso rapidamente, a beneficio dei cittadini. Se però si pensa che la transazione comporterebbe anche il passaggio al nuovo gestore di tutti i fondi liquidi di Abd, pari ad oltre 5 milioni di euro, ciò significa che, al momento dell'acquisto, il nuovo gestore si troverebbe già con un bilancio in positivo. Non si capisce perché la Corte dei conti non stia intervenendo». Sicuramente un punto di vista di parte, ma in Bassa il tema aeroporto era e resta tabù.













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