All’ex segheria un resort a cinque stelle 

Montagna: il progetto è nella zona di Doladizza. Sorgeranno chalet immersi nel verde, martedì l’ok della Provincia


di Massimiliano Bona


MONTAGNA. Un resort a cinque stelle al posto della vecchia segheria lungo la Statale delle Dolomiti, all’altezza di Doladizza, frazione di Montagna. Il progetto, del quale si sta discutendo ormai da quattro anni, è ormai in dirittura d’arrivo e per il turismo della zona - con l’indotto che ne consegue - si tratta di una spinta significativa. Il Comune di Montagna ha già dato il benestare alla trasformazione urbanistica dell’area produttiva e proprio martedì è arrivato anche il via libera da parte della giunta provinciale. «Sono previsti - spiega la sindaca Monika Hilber - in totale 60 posti letto, oltre ai 24 al Tenz e alla trentina in un’altra zona. Il piano del 2016 prevedeva un totale di 350 posti letto, di cui poco più di cento nuovi. Dagli anni Novanta in poi ne abbiamo persi parecchi: attualmente possiamo contare su 50 mila pernottamenti l’anno».

«Abbiamo in programma - spiega Maria Luisa Manna, moglie di Franz Haas che sta seguendo il progetto passo per passo - un’iniziativa turistica assolutamente rispettosa dell’ambiente. Sorgeranno degli chalet e l’elemento prevalente sarà il vetro. Le stanze, almeno in questa prima fase, saranno una dozzina, con la possibilità di aumentare i posti letto in un secondo momento. Realizzeremo anche wellness e sala fitness, oltre naturalmente ad un ristorante. Riteniamo che possa diventare una struttura di eccellenza per il turismo della zona e per nostra scelta sorgerà una costruzione assolutamente poco impattante. A breve il progetto diventerà esecutivo e potremo passare alla fase operativa vera e propria». Proprio in quella zona, come spiega il presidente del Comprensorio Edmund Lanziner, passerà anche la pista ciclabile e ciò consentirà di allacciare al meglio anche la Statale 48 alla rete esistente.

«Stiamo vagliando - spiega lo stesso Lanziner - un paio di soluzioni. Di sicuro dovremo passare da una parte all’altra della SS48. Noi avremmo optato per delle comuni strisce pedonali con un’adeguata segnalazione dell’attraversamento. La Provincia, al contrario, preferirebbe un sovrappasso o un sottopasso, ma i costi legati a questa seconda opzione sarebbero giocoforza maggiori. Di sicuro, visto che all’ex segheria sorgerà un hotel di lusso, dovremo concordare anche con loro tempi e modalità degli interventi». Quando i due interventi saranno ultimati il turismo ne trarrà vantaggi notevoli.

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