Appiano, Brigl scommette ancora sulla «Cantina dell’Angelo»

Appiano. La comunicazione, anche nel mondo della viticoltura, ha un suo peso. Anche per questo la cantina Brigl - la seconda per anzianità in tutta la provincia - ha deciso di ridisegnare all’insegna...



Appiano. La comunicazione, anche nel mondo della viticoltura, ha un suo peso. Anche per questo la cantina Brigl - la seconda per anzianità in tutta la provincia - ha deciso di ridisegnare all’insegna della tradizione le sue etichette.

Al centro di quest’operazione c’è un angelo che è un po’ il simbolo della sede di San Michele. Poi si è scelto di giocare anche con lettere e numeri, come spiega il proprietario.

«Con le nuove bottiglie ed etichette vogliamo comunicare l’eleganza dei nostri vini e la tradizione della nostra azienda familiare, spiega Josef “ Sepp” Brigl - La lunga tradizione deriva dalla longevità che ha la nostra cantina. È stata fondata nel 1309 e rientra a tutti gli effetti tra le storiche famiglie viti-vinicole d’Italia. Troviamo appunto questa data sull’etichetta con i numeri uno e tre che vanno a comporre la B di Brigl. L’eleganza è ben rappresentata da questo angelo in primo piano che vola nel cielo, azzurro per vini bianchi, nero-grigio per i nostri rossi. L’angelo è un soggetto molto caro alla famiglia Brigl in quanto anticamente la cantina era chiamata anche “ Engel-Kellerei ” cioè Cantina dell’Angelo».

Per quanto attiene i singoli vini la storica cantina dell’Oltradige si gode le ultime affermazioni in campo nazionale. «Il Gewürztraminer Vigna Windegg 2018 come anche il nuovo Pinot Bianco Vigna Haselhof 2018 sono approdati alla finale del Gambero rosso per i Tre Bicchieri 2019».

Tradizione e innovazione sono le due parole chiave per l’azienda dell’Oltradige. «Settecento anni di tradizione vitivinicola hanno dato un’impronta al nostro nome».

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