Bassa, 108 telecamere: martedì la firma 

Hanno aderito 18 Comuni su 18, compresi Caldaro e Termeno. Lanziner: «Bando entro 1 mese per avere i contributi statali»


di Massimiliano Bona


EGNA/APPIANO. Finalmente siamo arrivati al dunque anche in Bassa Atesina e Oltradige: martedì al Commissariato del Governo ci sarà l’attesa firma per l’installazione delle telecamere di videosorveglianza in 18 Comuni. Anche Caldaro e Termeno, che inizialmente si erano defilati, hanno deciso di aderire in extremis. «L’intesa in Prefettura - spiega il presidente del Comprensorio Edmund Lanziner - servirà soprattutto per disciplinare la privacy a cui tutti dovranno attenersi nell’utilizzo delle immagini. È un passaggio formale ma necessario per indire il bando per l’assegnazione dei lavori. Il via libera del Commissario del Governo ci consentirà anche di accedere ai contributi statali».

I contributi per i Comuni che investono nella videosorveglianza erano già stati previsti nel 2017 nell’ambito del «Decreto sicurezza». I Comuni hanno avuto la possibilità di spendere sette milioni di euro nel 2017 ma il budget pluriennale ne prevede anche quindici nel 2018 e 2019. «E in questi casi - sottolinea il presidente del Comprensorio - chi prima arriva meglio alloggia. Cercheremo di essere tra i primi della lista in ambito nazionale».

Tra i Comuni che hanno deciso di installare il maggior numero di «occhi elettronici» in città ci sono Terlano e Appiano che ne avranno una decina a testa.

Si tratta, innanzitutto, di una questione di sicurezza. Tutte le auto e le moto (ma anche i camion naturalmente) che passeranno sotto i varchi con le telecamere saranno registrate automaticamente e si potrà capire in tempo reale se i mezzi in questione sono in regola con l’assicurazione, hanno fatto il bollo o sono state rubate. La centrale operativa in Bassa Atesina sarà collegata con quella delle forze dell’ordine che avranno modo di intervenire con maggiore tempestività. Per la Bassa e l’Oltradige - dopo un attesa di oltre un anno - è un sogno che si avvera a costi ancora più bassi del previsto grazie agli (imprevisti) aiuti statali.













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