«Divieti ignorati al laghetto»,  il sindaco di Egna: lo recintiamo 

Il «Gigante addormentato» . Lo specchio d’acqua è profondo 5 metri e i rischi non sono pochi Pichler: «È frequentato da molti ragazzi e diversi genitori non li guardano come dovrebbero» 


Massimiliano Bona


Egna. La Forestale ha iniziato i lavori per recintare il laghetto al parco «Gigante addormentato» sul rio Trodena ad Egna, diventato da un paio di anni una delle aree ricreative più frequentate della Bassa Atesina. Il motivo è presto detto: il bacino d’acqua è profondo cinque metri e i divieti venivano ignorati troppo spesso. A confermarlo è il commento del sindaco di Egna Horst Pichler che ammette il problema e lo addebita, in larga misura, al controllo poco efficace di molti genitori.

«I primi problemi - ammette il primo cittadino - li abbiamo avuti già quest’inverno. I bambini andavano sul ghiaccio ma padri e madri, nonostante i cartelli fossero espliciti, li osservavano senza battere ciglio».

La questione, poi, si è posta più o meno per le stesse motivazioni anche d’estate, visto che l’area ricreativa è frequentata da molte associazioni e da numerose famiglie non solo di Egna. «Il laghetto è profondo 5 metri. Da parte nostra è doveroso prendere tutte le precauzioni del caso».

Il Parco “Gigante addormentato” è un’area ricreativa di 8 ettari, aperta per parecchie ore al giorno (dalle 7 alle 22) attrezzata con parco giochi per bambini, un’area tranquilla per il relax degli adulti, spazi per il pic-nic e il laghetto, che nelle intenzioni del Comune era destinato solo alla pesca sportiva. Al centro del parco c’è un gigante enorme sul quale i bambini si possono arrampicare mentre i genitori possono rilassarsi sulle amache, sulle panchine o sulle le sdraio. L’area verde si trova in prossimità del rio Trodena, un “gigante addormentato” che di norma scorre molto tranquillo, ma che talvolta, “se si sveglia”, può anche essere molto pericoloso. L’unico rammarico, finora, degli amministratori è il mancato rispetto dei divieti.

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