Egeon vola alto con Quasimodo e il senso della vita 

L’opera. «L’ermetismo? È immediato: ci sono analogie con i social» Il messaggio: «Rivalutare il proprio tempo perché è destinato a finire» «Cercate la bellezza nella vita e fatela fiorire... prima che scompaia»


Massimiliano Bona


LAIVES. Matteo Picelli, in arte Egeon, ha fatto ancora una volta centro. E ha deciso di volare alto, scomodando anche la poesia. «Quando ho iniziato ad occuparmi di ermetismo - spiega - sono rimasto subito folgorato». Il primo murale, grande come una casa, lo aveva realizzato lo scorso anno in via Roen, a Bolzano, poi ha rivitalizzato la mostra dei presepi a Vadena. Adesso - al Centro giovani No Logo - è tornato alla sua passione più vera e profonda, come i messaggi che lancia. «L’ermetismo, che è poesia pura, mi ha sempre affascinato. Per certi versi si può dire che rispecchi il linguaggio moderno di comunicare, soprattutto sui social. Messaggi veloci, immediati... peccato manchi spesso la poesia appunto». Scusi, ma il suo è un invito ai giovani a riscoprire la poesia? «È un invito a tutti, giovani e meno giovani, a rivalutare il tempo a disposizione, che è destinato a finire... e quindi: che farne, di questo tempo? Il mio è un invito a cercare la bellezza nella vita e a farla fiorire, prima che scompaia».

Spazio, poi, anche al mistero che aumenta - anche agli occhi dei teenager - il fascino della sua opera. «Ho volutamente dato un’ambientazione misteriosa, caratterizzata da montagne ondose (ossimoro) per dare un senso di mistero... così com’è la vita. Tra poco voglio applicare anche una targhetta che riporti per intero la poesia che ho scelto perché penso che altrimenti l'opera sarebbe incompleta».

E sulla targhetta, di spazio, non ne servirà poi molto. Anche perché Egeon ha scelto «Ed è subito sera», una delle poesie più brevi dell’autore siciliano. «Ognuno sta solo, sul cuore della terra. Trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera».

Le immagini fornite dalle (poche) parole sono rapide, scarne e trasmettono una visione del mondo tormentata e problematica, che esprime in maniera forte quanto la vita sia fugace e tormentata dallo smarrimento. L’uomo è solo, tutti gli uomini lo sono. E il sole, che lo colpisce, dando per un attimo l’illusione di una gioia, in realtà lo ferisce tramontando all’improvviso e facendo calare la sera.













Altre notizie

Assemblea

Amministrazione di sostegno: in Alto Adige 3.600 «fragili»

La direttrice Rigamonti: «Servono ulteriori finanziamenti provinciali per sostenere le associazioni e chi si rende disponibile ad aiutare gli altri». Il Tribunale di Bolzano conta più di 500 nuovi procedimenti l’anno 


Valeria Frangipane

Attualità