Fiera di Ora, vietato l’alcol dopo il caos del 2018 

L’ordinanza del sindaco. Furono oltre cento i minori ubriachi e venne sequestrata droga Questa volta si potrà bere solo all’interno degli esercizi: «Il limite è di 5 metri»


Massimiliano Bona


Ora. Il sindaco Roland Pichler questa volta ha deciso di cautelarsi in occasione del «Mercato di San Marco», appuntamento ormai tradizionale del 25 aprile per il quale sono attese da 5 a 10 mila persone da tutta la Bassa Atesina. Saranno centinaia anche i minorenni e il rischio - visto quanto accaduto in passato- è che esagerino. Ecco allora la decisione di imporre il divieto di vendita degli alcolici (ammesso solo nei locali, vietato l’asporto) per poco meno di 24 ore: dalle 8 del 25 aprile alle 6 del 26 aprile. E le sanzioni, per chi sgarra, saranno salatissime: da 50 a 300 euro.

Divieto di vendita per asporto e somministrazione di bevande, alcolici e superalcolici in contenitori, bottiglie, bicchieri di vetro e lattine.

«Visto il grande afflusso di persone che attendiamo per San Marco - spiega Pichler - potrebbero verificarsi fenomeni di disturbo della quiete pubblica, danneggiamento di beni pubblici e privati, imbrattamento del suolo pubblico con cocci di vetro e contenitori vari per l’uso e l’abuso di sostanze alcoliche che vengono consumate al di fuori degli esercizi pubblici, soprattutto da parte dei minorenni, che portano con sè bottiglie e bicchieri, che poi frantumano nel centro abitato, nella zona sportiva Rio Nero e nella stazione ferroviaria. Premesso questo scatterà il divieto di vendita per asporto, in contenitori e bottiglie di qualsiasi genere. La sanzione prevista va da 50 a 300 euro».

Misure per il contenimento del degrado urbano e l’imbrattamento del suolo pubblico ad Ora durante il mercato di S. Marco.

Il divieto di vendere alcolici non sarà peraltro assoluto, come spiega una seconda ordinanza a firma dello stesso Roland Pichler. Sono esclusi, infatti, «il consumo di bevande alcoliche e superalcoliche all’interno dei pubblici esercizi e nelle aree autorizzate e attrezzate per la somministrazione o il consumo di alimenti e bevande, quindi non oltre i 5 metri di distanza dalle medesime e il consumo di bevande alcoliche e superalcoliche in occasione di manifestazioni pubbliche con relativa autorizzazione all’interno e nella prossimità dell’area destinata alla manifestazione, con onere per il gestore di raccogliere al termine del consumo i contenitori rimasti eventualmente abbandonati nelle immediate vicinanze del locale o del luogo dovesi è svolta la manifestazione».

Il precedente: oltre 100 gli ubriachi lo scorso anno.

Il giro di vite si è reso necessario per il caos registrato lo scorso anno. Nel 2018 la security e le forze dell’ordine hanno sequestrato poco meno di un migliaio di bottiglie fra superalcolici (i classici «alcopops») e birre, raccolte poi nei cassoni di mele. Alla festa le hanno portate i ragazzi – in gran parte minorenni – che sono arrivati in stazione con treni provenienti da Trento e Bolzano. Cercavano soprattutto lo sballo e c’è chi, oltre a bere qualsiasi cosa, ha fumato ogni genere di droga: dalla cocaina alla marijuana, senza dimenticare hashish e speed. Tra i ricoveri all’ospedale San Maurizio di Bolzano ci fu anche quello di una minorenne di Laives che durante la festa era stata centrata alla testa da una cassa (caduta da un paio di metri) ferendosi in modo per fortuna non grave. Per non parlare dei minori sdraiati per ore a terra ubriachi.















Altre notizie

Attualità