Gli astronauti dell’Esa nella gola del Bletterbach 

Si stanno preparando al Geoparc in vista della prossima missione su Marte C’è anche Thomas Reiter, l’europeo con la permanenza più lunga nello spazio


di Massimiliano Bona


ALDINO. Gli astronauti dell’Esa, l'agenzia internazionale fondata nel 1975 che coordina i progetti spaziali di 22 Paesi europei, si stanno allenando da alcuni giorni al Geoparc di Bletterbach, nel canyon di Aldino. Tra i partecipanti – che hanno in agenda una missione su Marte – c’è anche l’astronauta tedesco Thomas Reiter, l’europeo che vanta la permanenza più lunga in assoluto nello spazio. Tra le materie al centro della missione in Bassa Atesina spicca soprattutto la geologia: la comitiva si è dimostrata, infatti, da subito particolarmente interessata ai sedimenti della gola che presentano delle somiglianze evidenti con gli strati di arenaria presenti in superficie anche su Marte. Le inclusioni calcaree e i banchi di gesso negli strati inferiori sono pressoché identici e permettono di capire meglio come potrebbero essersi formati sul Pianeta rosso. Il suo colore unico è dovuto invece all’ossido di ferro che lo ricopre. Marte, lo ricordiamo, è il quarto pianeta per quanto attiene la distanza dal sole: è visibile ad occhio nudo ed è l'ultimo dei pianeti di tipo terrestre dopo Mercurio, Venere e la Terra.

Il corso al canyon di Aldino è stato ribattezzato «Pangea»: tra i partecipanti c’era anche Nicolas Mangold, il francese che, come nelle precedenti missioni, manovrerà il «rover» (in inglese, "vagabondo"), ovvero il mezzo adibito al trasporto sui corpi celesti.

Ad Aldino c’erano anche il russo Sergey Kud-Sverchkov, a cui tutti pronosticano una luminosa carriera nello spazio, e lo scienziato Aidan Cowley, che studia la luna e ha voluto farsi un’impressione visitando palmo a palmo tutta la gola.

Il cda, i dipendenti e le guide del canyon altoatesino – che sta assumendo sempre più una dimensione ed un carattere internazionale – hanno avuto la possibilità di confrontarsi faccia a faccia con gli astronauti e di conoscerne obiettivi e lavoro. Si è parlato anche delle missioni ormai alle porte. Apprezzata la collezione di asteroidi, unica nel suo genere, con rocce provenienti dalla luna e da Marte. Come ringraziamento per la proficua collaborazione l’Esa ha regalato al presidente del Geoparc Peter Daldos alcune foto, già esposte al Centro visite di Aldino. Il Bletterbach, tra l’altro, nei prossimi anni entrerà a far parte della rete dei «Mars Sedimentation Analoge», di cui fanno già parte il Geopark Lanzarote e il Geopark Ries in Germania. E a quel punto dovrebbe essere garantito un notevole feedback turistico.

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