«Il nuovo accordo? Zero vantaggi per le commesse»
Parla Giusi Danza, dipendente da oltre 20 anni di Lidl «Oggi sciopero ma chi non ha il posto fisso sarà in corsia»
LAIVES/BOLZANO/BRONZOLO. Giusi Danza ha 43 anni e da oltre 20 fa la commessa da «Lidl», catena che si è ritagliata uno spazio importante anche in Bassa Atesina (a Bronzolo). Parla perché è la delegata sindacale e fa il punto sul nuovo integrativo. Che non piace (quasi) a nessuno.
Oggi è pronta a scioperare?
«Sì, certo. È giunta l’ora di dare un segnale importante all’azienda che ha peggiorato in modo sostanziale la nostra situazione».
Il nodo è la flessibilità «spinta» imposta anche ai lavoratori part-time?
«Sì, certo. Questo è il problema principale ma non l’unico. Se una lavoratrice ha deciso di firmare un contratto part-time significa che mira a conciliare le esigenze lavorative con quelle familiari. Da marzo scorso, per molti, non è più possibile».
Perché?
«Riceviamo l’orario settimanale solo il sabato per il lunedì e non possiamo nemmeno scegliere le domeniche in cui lavorare. Basta che un collega si ammali o abbia un permesso per sconvolgere i piani agli altri».
E le commesse sono tutte d’accordo?
«Molte non sono nemmeno nelle condizioni di protestare. Hanno contratti a termine e si devono adeguare».
Con il nuovo accordo integrativo lei ha aumentato le ore?
«Sì, sono passata da 25 a 30 per i mesi in cui all’azienda serve ma c’è un risvolto economico negativo, sempre per i lavoratori».
Quale?
«Che le ore supplementari con il vecchio accordo venivano pagate a parte mentre ora ci sono solo riposi compensativi e in giornate che ai lavoratori interessano poco o nulla».
Il clima in aziendale è peggiorato negli ultimi 20 anni?
«L’azienda è solida e noi ci sentiamo tranquilli anche per il lungo periodo. Il problema è che pretende la massima flessibilità, anche da chi ha il part-time, spesso anche la domenica, senza offrire nulla in cambio».
Ma lavorando nei festivi quanto vi resta in tasca?
«Circa 50 euro in più. E parlo di Pasqua».
Perché Cisl e Uil hanno siglato l’accordo?
«Dovete chiederlo a loro. Con quest’intesa dobbiamo solo dare di più senza ricevere nulla come contropartita. É ora di alzare la testa: la Filcams lo sta facendo. È da sola, è vero, ma ha un peso specifico maggiore degli altri. Credo in questa battaglia ma capisco le commesse che studiano e lavorano e non sono nelle condizioni di incrociare le braccia».
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