L’addio a Simeoni, commerciante che amava la natura e il teatro

EGNA. È scomparso l’altro giorno ad Egna Albert Simeoni. Aveva 78 anni e da poco risiedeva presso la Casa di Riposo “Griesfeld” lasciando la sua amata dimora. In autunno aveva iniziato con il rinnovo...


di Bruno Tonidandel


EGNA. È scomparso l’altro giorno ad Egna Albert Simeoni. Aveva 78 anni e da poco risiedeva presso la Casa di Riposo “Griesfeld” lasciando la sua amata dimora. In autunno aveva iniziato con il rinnovo del laghetto e stava meditando le ulteriori migliorie da eseguire al suo giardino. Purtroppo non è più riuscito a terminare i lavori. A dicembre gli è stata comunicata la brutta notizia che un male incurabile lo aveva aggredito. In occasione delle esequie i familiari lo hanno ricordato con queste parole: «Albert ci ha lasciati con la consapevolezza di aver portato a compimento l‘opera della sua vita. Il suo caro amico Konrad ha esaudito i desideri di Albert, sistemando il giardino. Tre settimane prima della sua morte Albert è ancora riuscito ad assaporare la bellezza del suo paradiso».

Oltre il suo lavoro come commerciante di frutta, il giardino era la passione della sua vita, un paradiso che condivideva con tutti quelli che avevano la sua passione. «Non venderei mai la mia amata casa per tutti i soldi del mondo: è qui che riesco a vivere sereno e solamente qui riesco ad essere felice», questo è uno dei suoi ultimi pensieri che ha scritto prima di lasciare amici e familiari.

Nel giardino ha incontrato tanti amici, ha organizzato molte feste. Dal 2004 ha invitato ogni anno gli attori e il resto della compagnia teatrale Freilichtspiele Unterland, essendo un loro grande amico e sostenitore. Albert era una persona altruista, amava la vita, ammirava la natura e gioiva per le cose belle che la vita gli donava. Talvolta però mostrava anche il suo caratte, come nessun altro sapeva fare. Ha vivacizzato la vita a Egna, in particolar modo quando passeggiava con il suo pappagallo lungo le vie del paese o quando andava all’enoteca Enzo.

Aveva un rapporto particolare con gli animali.

Le colombe, i corvi e i pappagalli erano i suo più assidui accompagnatori. Le lucertole si avvicinavano a lui se le chiamava, le carpe mangiavano dalle sue mani, mentre le rane, gracidando, lo seguivano. Il suo grande amore per l’ambiente lo ha spinto a creare un‘associazione per gli amici della natura e della pesca a Egna, dove faceva parte del direttivo e pur essendo già molto provato dalla sua malattia, è riuscito ad organizzare un corso di pesca. Fino all’ultimo respiro il giardino era rimasto il suo rifugio ed il suo luogo di meditazione. Con devozione osservava la natura e questo era il suo modo di credere. Il suo ultimo desiderio era di potersi congedare dal mondo non in chiesa, ma circondato dai suoi familiari, in silenzio, consegnando al vento le sue ceneri. Tanti amici e conoscenti hanno visitato Albert durante gli ultimi giorni di permanenza alla Casa di Riposo.

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