egna - Istituto Bassa Atesina 

Le scuole a lezione di memoria 

Uno spettacolo e un laboratorio per ricordare le vittime della Shoah



EGNA. Anche l’Istituto Bassa Atesina ha celebrato la Giornata della Memoria. Due gli appuntamenti che hanno coinvolto gli alunni e le alunne della scuola secondaria di Egna: la scorsa settimana le classi seconde e terze hanno assistito allo spettacolo “Il magnifico impostore”, messo in scenda dalla compagnia Teatro laboratorio Brescia e dedicato alla figura di Giorgio Perlasca, mentre giovedì scorso sono stati gli stessi studenti ad organizzare un pomeriggio della memoria, a beneficio dei propri compagni.

Lo spettacolo “Il magnifico impostore” ha raccontato la storia di un uomo, un italiano che durante la seconda guerra mondiale salvò 5218 ebrei ungheresi, inventandosi il ruolo di ambasciatore spagnolo. Perlasca utilizzò tutti i suoi risparmi per comprare cibo agli ebrei rifugiati nelle case protette, agì con astuzia per raggirare i gerarchi nazisti al potere e impedì con grande coraggio la cattura degli Ebrei perseguitati. La rappresentazione, messa in scena e recitata da Alessandra Domeneghini con la regia di Sergio Mascherpa ha indotto nel giovane pubblico alcune riflessioni. Intanto sul coraggio di un uomo, che ha scelto semplicemente di fare il bene. Poi sulla sua umiltà, poiché finito tutto, tacque e non rivelò la sua impresa se non quando venne scoperta da alcuni sopravvissuti, e infine sul suo senso di giustizia. Molte le domande degli alunni, rimasti colpiti da questa figura eccezionale eppure umile, nominato “Giusto tra le nazioni” dallo Yad Vashem (l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Israele).

Il secondo momento è stato invece preparato durante un laboratorio pomeridiano da un gruppo di studenti di alcune classi della scuola media di Egna, che ha realizzato un “pomeriggio della Memoria”, coinvolgendo studenti e docenti di tutta la scuola. I ragazzi con grande entusiasmo hanno messo in scena se stessi, utilizzando la recitazione, diversi supporti multimediali e l’accompagnamento del pianoforte suonato da uno di loro. Sono riusciti così a creare una atmosfera composta e coinvolgente. Hanno realizzato una sorta di dialogo continuo tra chi sa cosa sia la Shoah ed è sensibile al tema e chi invece non ha le idee chiare a riguardo. Hanno drammatizzato l’intervista ad una sopravvissuta, utilizzando una nonna, divenuta attrice per l’occasione, la signora Ada Cortese, e hanno stimolato alcune riflessioni sullo stato di salute della democrazia e del rispetto dei diritti umani oggi nel mondo. Non si sono quindi limitati a far conoscere ai compagni l’orrore, ma hanno invitato tutti a riflettere su parole tornate purtroppo attuali, in Italia come in Europa, quali antisemitismo, razzismo, violenza. La visione del film “La stella di Andra e Tati” ha arricchito il pomeriggio ed emozionato tutti i presenti.













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