L'ORSO IN FUGA

M49, si scatena l’ironia di Castelli 

La vicenda del plantigrado ha fatto conoscere la passione dell’attore per le vignette: dal giorno dell’evasione dal Casteller ha dedicato quasi quotidianamente un disegno, pubblicato sulla pagina personale di Facebook. Centinaia i like incassati dall’artista trentino


Carlo Martinelli


Trento. Doveroso contraltare, a ben guardare: in un universo culturale dove non pochi degli umani protagonisti toccano livelli bestiali, è salutare che alcuni animali ci abbiano regalato, e continuino a farlo, incontri memorabili. Per dire: Moby Dick in letteratura, Snoopy nei fumetti, Winnie Pooh al cinema, Rin Tin Tin in televisione, la Volpe nelle favole. L’abbiamo presa larga per celebrare al meglio quello che sempre più, giorno dopo giorno, appare come uno degli “eventi” culturali di questa estate imprevedibile. Sì, per una cosa almeno dobbiamo essere grati all’orso M49 e alla sua fumettistica evasione dal Casteller, a poche ore dalla cattura, lo scorso 15 luglio. E’ cronaca. Ma è diventata anche l’occasione per un ritorno in grande stile: quello di Andrea Castelli, attore teatrale che non ha bisogno di presentazione alcuna. Anche se il credito e il successo e i riconoscimenti che ha ottenuto in questi ultimi anni - a nord di Salorno e a sud di Ala… - meriterebbero una riflessione non di corsa. E qui siamo di corsa, invece. Alle calcagna di M49. Sulle sue tracce, memore di quella vena umoristica e satirica e financo comica che è stata la cifra dei suoi esordi (ma che poi ha coraggiosamente abbandonato, segno di una maturità che l’ha portato a risultati non contestabili) ci si è messo anche Andrea Castelli. L’ha fatto e continua a farlo usando uno strumento - internet e nella fattispecie Facebook - i cui rischi sono tristemente davanti ai nostri occhi. Facebook in qualsiasi momento può tramutarsi in una fogna maleodorante, abitata qual è da odiatori. terrapiattisti, complottisti, paranoici, esibizionisti e narcisisti. Epperò tante sono, per fortuna, le eccezioni. Quella che Andrea Castelli ha inaugurato il 18 luglio (quando, alle 6.57, scrive, nella sua pagina fb: “Se gh’è l’orso su la Vigolana… no gh’è pù le stagion de na volta”) è una eccezione che tutti i giorni strappa sorrisi. All’insegna di una ironia mai banale, mai volgare, mai scontata. Peraltro, il 21 luglio la corsa di Castelli a fianco di M49 assurge a qualcosa di più definito e sorprendente. Decide di regalare una vignetta al giorno ai suoi amici di Faccialibro. Che poi condividono, commentano, mettono i “mi piace” (like? no, grazie). A domanda, Castelli risponde: “Ho una schermo del computer sensibile al tocco. Disegno a mano, col dito, e correggo con il mouse. Uso un programma semplicissimo che si installa automaticamente configurando il pc”. Il 21 luglio, dunque, M49/Castelli ci guarda dalla sua pagina Fb, quasi pacioccone, e commenta: “Con quella scossa no son pù bon da fermarme, vècio…”. E’ fatta. Da allora non resta, ogni giorno, che attendere la vignetta. Quattro giorni dopo caracolla l’orso che si chiede: “Ma ‘ndo’ sarònte?”. Poi, in un crescendo che attinge ai luoghi comuni del trentinismo (la venetizzazione in corso non è tale da estirpare così velocemente radici assai profonde…) ecco M49 rendersi conto che: “No g’ho nient da lèzer… No g’ho pensà” ed eccolo poi incontrare una formichina (Castelli é uomo di ottime e sterminate letture, a partire da Esopo) che lo informa: “Vara che via sul doss se vede zo Trent, Cicio” e che poi, qualche vignetta dopo, lo ammonisce: “L’è tempi Cicio endo’ fa pù paura le pègore del lupo ah?”. E avanti, in un crescendo che attinge - a questo servono gli uomini che pensano, qualunque sia il loro ruolo - agli accadimenti di tutti i giorni. “Cala ben le accise dela benzina prima che i me ciapa mi…”. Il 2 agosto sbuca un verde bruco che lo consiglia: “Dighe che te sei el fiòl pelòss de Salvini: i te fa far en giro sula jeep”. Poi il curioso scopre che l’orso dibatte di pesticidi, turismo di massa, persino Resistenza… E il dubbio che s’avanza - ma se un giorno lo catturano ‘sto benedetto M49, Castelli smetterà la sua quotidiana vignetta in rete? - dura poco. No, tra uno spettacolo teatrale e l’altro, dove confermerà di essere semplicemente il migliore attore dolomitico (e drammatico, sappiatelo) da molti anni a questa parte, il nostro regalerà ancora sapienti pennellate del Trentino attraverso gli occhi disincantati di un certo M49. Quello che il 5 agosto si è chiesto: “Cazzarola, se che digo che no ho mai lezù ’n libro i me fa assessor?”. “Sicur”, ha risposto l’ape impertinente.















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