Manifesti fascisti a Laives, l’Anpi pretende la linea dura 

I 100 anni dei Fasci di combattimento. Chieste verifiche su eventuali omissioni o abusi  «Violate le leggi Scelba e Mancino». Il sindaco Bianchi: «Rimossi subito dopo la segnalazione»


massimiliano bona bruno canali


laives. Manifesti fascisti nel Comune di Laives e l’Anpi va all’attacco per chiederne l’immediata rimozione (poi avvenuta nel pomeriggio di ieri) e la linea dura nei confronti di chi li ha affissi o ha autorizzato l’affissione. Si tratta di manifesti celebrativi per i 100 anni di fondazione dei Fasci italiani di combattimento, movimento politico fondato da Mussolini il 23 marzo 1919, erede diretto del Fascio d'azione rivoluzionaria del 1914. Il 10 novembre 1921 si trasformò in Partito Nazionale Fascista. A Laives sono stati in molti a indignarsi, a partire dalla Filodrammatica, il cui manifesto è stato coperto da questo simbolo del sansepolcrismo, termine utilizzato per riferirsi al periodo storico alle origini del fascismo in Italia, ispirato ai principi enunciati dal Duce. I manifesti, probabilmente, sono stati affissi nelle ore notturne ma l’azione non è stata firmata. «Si tratta - si legge in una nota dell’Anpi - di ignobili manifesti celebrativi dell'anniversario della fondazione dei fasci di combattimento, ovvero del fascismo. Chi ha stampato, affisso e diffuso tali manifesti, ma anche chi ne ha eventualmente autorizzato, o anche solo tollerato, l'affissione, ha consapevolmente violato Costituzione, leggi e, soprattutto, voluto riproporre i disvalori responsabili della storia più tragica del secolo scorso nel nostro Paese e, in particolare, nella nostra terra». L’Anpi chiede alle istituzioni di attivarsi immediatamente affinché i responsabili dell’operazione siano perseguiti ai sensi della XIIesima disposizione finale della Costituzione che vieta la ricostituzione sotto qualsiasi forma del partito fascista, e delle leggi Mancino e Scelba che sanzionano ogni forma di fascismo e di razzismo. «Di questa azione - continua l’Anpi - deve far parte anche una verifica su eventuali omissioni, abusi di atti d'ufficio in relazione all'operato di coloro che hanno autorizzato o autorizzeranno le affissioni. Nel Paese si svolgeranno iniziative per una riflessione seria sul fascismo e la storia del Paese, ma anche per ribadire di fronte ai pericoli di oggi l'attualità dell'antifascismo e della Costituzione».

Sulla vicenda è intervenuto il sindaco Christian Bianchi: «È stata segnalata la presenza di affissioni abusive, legate all’anniversario dei cent’anni dal fascismo. Tali affissioni sono un’iniziativa nazionale, Compiuta da ignoti, che ha visto la presenza di questi manifesti in molte città. Venuti a conoscenza, abbiamo immediatamente provveduto a toglierlo, segnalando il fatto alle autorità. Condanniamo evidentemente questa azione, in attesa da sapere dalle forze dell’ordine informazioni maggiori».













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