«Piazza chiusa alle auto  ma solo a piccoli passi» 

L’ex vicesindaco e capogruppo di Insieme propenso per il senso unico verso Nord «Servono più parcheggi per i negozi e deve tornare il senso unico in via Stazione»


di Massimiliano Bona


ORA. Claudio Mutinelli, ex vicesindaco di Ora e attuale capogruppo in consiglio della lista civica Insieme-Miteinander-Adum affronta da sempre i problemi in modo pragmatico. Lo fa anche questa volta parlando del tema che sta dividendo il paese: l’eventuale chiusura (parziale o totale) di piazza Principale. In parallelo ci sono le lamentele per via Stazione, che durante i lavori di restyling ha dovuto fare i conti con un traffico superiore all’ordinario diventando pericolosa. «Il destino ultimo di piazza Principale è quello di essere chiusa al traffico. Rendere il centro vivibile a misura d’uomo, questo era lo slogan. Ma anche quanto è emerso dalle frequenti consultazioni e dai dibattiti pubblici avvenuti negli ultimi anni».

C’è chi sostiene di essere stato poco informato. È possibile?

«Sbaglia chi parla di mancata informazione, la popolazione è sempre stata invitata. Forse il tema è stato affrontato più dal punto di vista emotivo che tecnico, ed è qui che nasce il problema e si generano gli equivoci».

Il progetto che sta per essere ultimato, con il restyling della piazza, che opportunità offre?

«Le più svariate: il doppio senso di marcia, il transito a senso unico (lo dimostrano chiaramente i parcheggi e i due passaggi pedonali già realizzati all’interno del centro) ma anche – e non ultima – la possibilità di una totale chiusura del centro (temporanea in occasione di manifestazioni o permanente). A questo proposito è bene rimarcare che la piazza adesso è priva di barriere architettoniche».

E, se per i motivi più disparati, dovesse essere chiusa la variante?

«Il Comune è obbligato a garantire il transito veicolare (anche dei mezzi pesanti) ogni qual volta sia necessaria la chiusura della variante in tunnel, sia in occasione di incidenti che per la manutenzione della stessa. Bisogna anche garantire l’accesso in centro agli affittuari (inclusi i clienti della Rurale) della proprietà Pedrini. È dunque impensabile realizzare arredi fissi che limitino questi obblighi».

Le questioni da risolvere non mancano prima di chiudere il cuore del paese...

«I problemi ci sono e possono essere risolti ma purtroppo non nel breve periodo. Se vogliamo chiudere il centro è anche necessario recuperare parcheggi al servizio dei negozi, in parte in piazza Lona (dietro il municipio, togliendo la fontana) e in parte acquisendo l’area dell’ex distributore Ip a sud della biblioteca».

Quali sono gli altri nodi da affrontare?

«Bisogna valutare, con l’ausilio di tecnici qualificati, le reali e migliori opportunità per sistemare via Stazione e l’annesso incrocio con via San Pietro. Urge anche la sistemazione del pericolosissimo incrocio della Val di Fiemme dove si dovrebbe rendere fluido il transito dei veicoli sull’asse che dalla variante conduce verso l’Oltradige (via Termeno) e viceversa».

I lavori in piazza Principale saranno ultimati a fine marzo. Qual è la soluzione migliore per il presente?

«Sarà “la politica dei piccoli passi” ma a titolo personale ritengo che oggi come oggi la miglior soluzione praticabile sia quella di consentire il transito in piazza Principale nella sola direzione nord (verso Bolzano) e ristabilire (come prima) il senso unico in via Stazione».

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