Polizia comprensoriale con due centrali 

Lanziner: «In ballo Appiano, Laives o Egna. Il modello? La val Venosta». Bianchi: «Possiamo partire entro il 2019»


di Massimiliano Bona


APPIANO. Una polizia comprensoriale sul modello venostano, con due centrali operative: una a Laives (o Egna) per la Bassa Atesina e l’altra ad Appiano per l’Oltradige.

È questa l’ipotesi di lavoro su cui sta lavorando il gruppo di lavoro ristretto di cui fanno parte il sindaco di Laives Christian Bianchi, il vicesindaco di Salorno Ivan Cortella e il vicesindaco di Egna Alex Pocher. «L’idea di fondo - spiega il presidente del Comprensorio Edmund Lanziner - è quella di affidare la parte amministrativa alla Comunità di Valle e di lasciare i vigili urbani a libro paga dei vari Comuni. Ne conseguirebbe, comunque, una riduzione dei costi fissi per tutti».

D’accordo, nella sostanza, anche il sindaco di Laives: «È una strada molto interessante, per ora direi che c’è una chiara unità d’intenti. Se dovessimo andare avanti con la necessaria energia potremmo essere pronti entro la fine del 2019. In ballo c’è comunque un interesse comune».

A margine c’è anche la questione del comandante (servirebbe un ottavo o un nono livello), figura per la quale inizialmente si era pensato al comandante di Appiano Christian Carli. Quest’ultimo ha annunciato al suo Comune di voler cambiare aria, ma non è detto che poi ciò avvenga davvero.

«In linea teorica - prosegue Bianchi - avrebbe i requisiti per coprire questo ruolo di responsabilità anche il nostro attuale comandante».

Il sindaco di Appiano Wilfried Trettl auspica una maggiore collaborazione con gli altri Comuni del Comprensorio ma ammette che – almeno finora – non sono andate in porto le collaborazioni inizialmente preventivate.

Ben disposto, a riguardo, il sindaco di Egna Horst Pichler che ha già in piedi diverse convenzioni con i Comuni limitrofi ma che si trova nelle condizioni di dover rimpolpare la pianta organica dopo le dimissioni di un vigile urbano che è riuscito ad avvicinarsi a casa.

«Diciamo - conclude Lanziner - che ci sono tutti i presupposti per procedere speditamente anche se sarebbe sbagliato pensare che è tutto già fatto».

Il Comprensorio, da parte sua, non ha comunque intenzione di farsi carico di tutto il personale necessario.

«Ma siamo pronti a sgravare, in tempi ragionevolmente brevi, i 18 Comuni della Bassa Atesina e dell’Oltradige della parte più gravosa, ovvero quella burocratica».

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