Sky Run, partenza con il turbo 

Nelle prime due tappe Pellegrini e Rabensteiner percorrono 170 chilometri 



SALORNO. È partita l’avventura di Jimmy Pellegrini e Alexander Rabensteiner. Il bel tempo dei giorni scorsi ha aiutato i due atleti ad affrontare con più agilità l’inizio della loro impresa. «Sono motivati come prima della partenza e molto concentrati sul loro obiettivo», sostiene il giovane fotografo 16enne Fabian Dalpiaz, che li seguirà in questa avventura insieme al nonno Pino Dalpiaz. È filato tutto liscio i primi due giorni del tour podistico. Mercoledì, giorno di ferragosto, sono arrivati a destinazione verso le 11 di sera dopo ben 18 ore a piedi, 100 chilometri e 8000 metri di dislivello. «L’ultimo tratto è stato quello più faticoso, in parte per la stanchezza ma anche perché le tante pietre lungo il sentiero non permettevano di correre con facilità» continua il giovane fotografo. «In mattinata hanno incontrato - per un breve saluto - alcuni amici al passo Mendola, verso le due hanno raggiunto l’albergo «Zum Hirschen» a Senale-San Felice dove hanno fatto una piccola pausa pranzo di solo mezz’ora. Per non perdere la concentrazione e tempo prezioso i due atleti non si sono soffermati a lungo. Per il primo pezzo di tragitto li ha accompagnati il fratello di Jimmy, per il secondo tratto di percorso invece l’atleta e amico Diego Kerschbaumer.» Sono arrivati la sera sul tardi al rifugio Stella Alpina al lago Corvo, dove hanno dormito per solo 5 ore, partendo il giorno dopo all’alba. Anche il secondo giorno, cioè ieri, è andato tutto bene: hanno fatto una piccola sosta al passo Stelvio dove sono stati raggiunti da Fabian Dalpiaz. Sono arrivati a Tubre la sera tardi stanchi ma molto soddisfatti. Ad accompagnarli per un piccolo tratto è stato Sepp Thaler che è nato e cresciuto in Val d’Ultimo ed è dunque conoscitore della zona. Sembra essere un’ottima partenza quella del tour podistico denominato Sky Run South Tyrol. I chilometri da percorrere sono ancora molti ma i due atleti non perdono di vista l’obiettivo. «Finora siamo stati fortunati con il tempo, ma Rabensteiner e Pellegrini sono determinati a correre anche sotto la pioggia» sottolinea Dalpiaz. È un’impresa che mai nessuno ha realizzato, percorreranno infatti 770 chilometri del confine altoatesino per un totale di 60mila metri di dislivello in solo dieci giorni. Per raggiungere questo obiettivo le ore di corsa giornaliere saranno in media sedici. Per oggi è previsto passo Resia fino ad arrivare al rifugio Pio XI alla Pala Bianca dove si fermeranno per la notte.(s.f.)













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