Ubriachi sulla Strada del Vino, via la patente a due altoatesini 

Appiano. La polizia locale li ha fermati a tarda serata: uno dei due aveva oltre 1,5 g/l In un caso si tratta di un cameriere della Valle Aurina che lavorava da poco in un hotel del posto


Massimiliano Bona


APPIANO. Due altoatesini sono stati sorpresi ubriachi alla guida lungo la Strada del Vino e hanno perso la patente. Uno dei due, trovato con oltre 1,5 grammi/litro, ha dovuto lasciare agli agenti della polizia locale anche la propria auto, che poi sarà anche confiscata. Per quest’ultima fattispecie di reato sono previsti l’arresto da sei mesi ad un anno, un’ammenda che va dai 1.500 ai 6.000 euro, la sospensione della patente da uno a due anni e – in caso di un incidente o di recidiva nel corso del biennio successivo da parte dell’automobilista – la revoca della patente. A ciò va aggiunta - sottolinea il portale diritto.it - la confisca del veicolo se e solo se questi sia parzialmente o totalmente di proprietà di colui che ha commesso il reato. Ma il concetto di “proprietà” di un veicolo è relativo perché non deve essere inteso in senso tecnico. Non ci si può riferire quindi solo a chi risulta proprietario al Pra. Piuttosto, come ha sottolineato anche di recente la Cassazione, si tratta di chi ha «l’effettivo dominio sul veicolo, che può assumere la forma di possesso o della detenzione purché non occasionali».

Il cameriere ubriaco.

Uno dei due automobilisti altoatesini fermati - quello con il tasso alcolemico più elevato – è un giovane cameriere della Valle Aurina, che ha spiegato agli agenti di essere stato assunto da poco e di temere per il rinnovo del proprio contratto di lavoro proprio a seguito della guida in stato di ebbrezza.

Controlli anche nelle ore notturne.

La polizia locale guidata dal comandante Christian Carli da anni svolge una serie di servizi mirati anche nelle ore notturne, soprattutto (ma non solo) nel fine settimana. Ciò ha indotto soprattutto chi beve a servirsi dei molti Shuttle disponibili sul territorio, in modo tale da non rappresentare un pericolo, oltre che per sé stessi, anche per gli altri utenti della strada.

Un’attività preventiva e repressiva al tempo stesso che sta dando i suoi frutti, con una riduzione anche dei sinistri.

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