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Bolzano e il dilemma dei sanitari no vax guariti: chiesto un nuovo parere all'Avvocatura di Stato

Oltre 1200 i dipendenti sospesi: non possono rientrare al lavoro. Widmann: “Pressione fortissima sui colleghi in servizio dopo due anni di pandemia”



BOLZANO. In Alto Adige oltre 1.200 dipendenti, tra ospedali e Rsa, sono attualmente sospesi dal servizio perché non sono vaccinati. Un numero rilevante vorrebbe ora rientrare in servizio perché nel frattempo si è infettato ed è guarito, ma in Provincia di Bolzano le porte per loro restano chiuse.

L'assessore alla sanità Thomas Widmann ha giustificato la linea dura con un parare arrivato in autunno dall'Avvocatura dello Stato. "Alla luce della nuova situazione a causa della variante Omicron abbiamo chiesto un nuovo parere", ha annunciato Widmann.

L'assessore ha evidenziato la forte pressione che pesa sul personale in servizio, che "da ormai due anni svolge un lavoro incredibile con una pandemia in corso e con un organico ridotto". "Dobbiamo ringraziarli ogni giorno", ha aggiunto.

Negli ospedali circa 700 infermieri e 200 medici e nelle Rsa circa 360 dipendenti sono attualmente sospesi perché non in regola con l'obbligo vaccinale, ma il loro numero ultimamente sta calando. La vice presidente della Provincia  Waltraud Deeg ha lamentato che nelle Rsa ci sono anche numerosi licenziamenti di addetti non vaccinati che poi cambiano addirittura lavoro. 













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