A Bolzano duemila alloggi vuoti, il rapporto 2014 dell’osservatorio

Milleseicento quelli chiusi da oltre sei mesi, tra cui quelli dell’Ipes e del Comune. In media tre anni di stop, pesano i tempi burocratici



BOLZANO. Presentato il dato dell’osservatorio casa, in questa edizione rivisto nel metodo di rilevamento. Lo studio, realizzato da una società esterna, si basa infatti sui cosiddetti Pod (point of delivery), vale a dire le installazioni di collegamento della rete elettrica. Con questo sistema sono stati censiti 2026 alloggi vuoti al 31 marzo scorso. Il dato risulta in linea con quelli stimati dal Comune al momento del calcolo del fabbisogno, ma mostra anche una tendenza in calo: nel 2011 (ma con un sistema di rilevamento differente) risultavano essere oltre 2700 gli alloggi vuoti.

A fare impressione è il dato della durata della chiusura, che è molto lungo, fatta salva una quota di circa 400 appartamenti che mostrano di avere una certa rotazione, che solitamente non supera si sei mesi. Per gli altri la media di chiusura è di circa tre anni, con picchi che arrivano a dieci. In molti casi pesano i tempi della burocrazia (per il rilascio di permessi di demoricostruzione o ristrutturazioni) e delle cause legali che coinvolgono gli immobili (in gran parte legate a lasciti ereditari), che bloccano di fatto la vita utile dell’alloggio.













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Valeria Frangipane

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