«A Bolzano serve il nuovo palaghiaccio» 

Kompatscher: «Un centro che vada oltre i confini regionali anche per medicina dello sport». Caramaschi: «Siamo pronti»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. "Bolzano merita di diventare capitale del ghiaccio. Intendo di tutti gli sport che ci girano intorno: dunque, le serve un nuovo palaghiaccio...".

Arno Kompatscher non usa giri di parole per porre la Provincia a fianco del progetto "Ice Arena Bz". E il presidente aggiunge: "Farne anche un centro per la medicina dello sport vorrebbe poi dire costruire qui una presenza capace di andare oltre i confini regionali". E chiama Coni e Comune a passare dalle parole (di sostegno) ai fatti. «Ognuno faccia la sua parte: il governo, il Coni, il Comune». Secondo il presidente - infatti - a Bolzano c'è poi “forte carenza” di possibilità di allenamento su ghiaccio. Miele, per il municipio: "Bolzano c'è, c'è sempre stata - dice il sindaco Renzo Caramaschi - perchè le occasioni di sviluppo passano una volta sola". Ma i fatti? Eccoli: per la "Ice Arena" il contributo della Provincia sarà finanziario, quello del Comune, invece, si tradurrà nella messa a disposizione dei terreni. Che sono preziosi come l'oro e che si trovano nel vertice dell'area di fronte al Twenty dove è previsto che sorga l'Arena. "Nell'ultimo incontro che ho avuto con il presidente, l'altra sera - spiega Caramaschi - ci siamo accordati per dare il via alla stima dei lotti. Capire correttamente quanto valgono i nostri significa poi calcolare con precisione le quote che noi e la Provincia siamo disposti a mettere sul tavolo". Il resto? Una terza parte Kompatscher si attende la metta il Coni che vedrebbe ospitate qui alcune sue strutture e anche gli uffici della sanità sportiva. La costruzione sarebbe infine sulle spalle del privato, la Podini Holding, che è anche proprietaria della gran parte del lotto prescelto per il progetto. Questo lo schema di finanziamento. Che ha una cornice amministrativa del tipo "ppp" : progetto di partenariato pubblico-privato. I "pesi" che si sobbarcherebbe la holding degli imprenditori bolzanini sarebbero così tre: gli oneri costruttivi, sia progettuali che di cantiere; la messa a disposizione del terreno e infine la rinuncia al progetto originario sull'area, quella idea di "pru" (proposta di riqualificazione urbana sul modello di Benko) con cui i Podini chiedevano, non più di due anni fa, di poter innalzare di fronte al Twenty un secondo centro con aree pubbliche e commerciali. La holding, a sua volta, aprirebbe poi un tavolo di lavoro con Provincia e Comune, i proprietari effettivi della struttura, per arrivare a definire l'agenda della gestione dell'Arena: si sta lavorando, in queste settimane, su una cornice che prevede che la gestione affidata ai privati di alcune aree sia della durata di 20 anni. E il "vecchio"Palaonda? "Bolzano ha bisogno di due strutture legate al ghiaccio"dice il sindaco. "Il nostro stadio attuale in Fiera lavora in netta perdita. Centinaia di migliaia di euro l'anno. La ragione è che siamo stretti. Lì si devono ospitare tutti i campionati in cui gioca il Bolzano e restano poche ore per quella infinità di società sportive minori che chiedono di potersi allenare. Dobbiamo respingere decine di richieste. E la Sill è quello che è...". In pratica al Palaonda le ore dovrebbero costare più di 200 euro per l'affitto ma vengono cedute per neppure 50. Si tengono bassi i prezzi perchè non si riesce a rispondere alle esigenze di base degli allenamenti per la velocità, l'hockey minore, l'artistico, lo short e tutto il resto e dunque si cerca di non essere "punitivi" chiedendo i prezzi di costo. E il Palaonda potrebbe far crescere il suo ruolo di teatro per eventi e concerti. L'altro argomento forte è il prestigio. Ieri, in Comune, si accalcavano soprattutto le tv tirolesi e l'Orf per conoscere i dettagli del progetto. La ragione è che Innsbruck vedeva per sè questa idea che, effettivamente, sarebbe di portata anche extra "alpina": oltre l'Euregio e a livello nazionale e internazionale. Una struttura che toglie alla "capitale morale" del Tirolo, un elemento che accresce invece il ruolo di "nuova capitale" che si sta ritagliando Bolzano: anche l'"Ice Arena" dopo Unibz e Techpark. C'è dunque, dietro a questa accelerazione delle istituzioni, una questione di "prestigio autonomistico", di qualità infrastrutturale, di presenza iconica in discipline in cui la Provincia già eccelle e che andrebbero certificate. E infine, il nuovo rapporto municipio-palazzo Widmann, molto più intenso che in passato.















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