A centinaia rovinati dai dentisti dell’Est

Appello della Commissione odontoiatrica dell’Ordine: «La Provincia tagli subito i rimborsi ai lavori non certificati»


di Valeria Frangipane


BOLZANO. «Attenti alle cure dei denti fatte all’Est o in certe cliniche low cost perchè poi son dolori».

A mettere in guardia gli altoatesini ci pensa la Commissione odontoiatrica dell’Ordine dei medici.

Il presidente Georg Vesco ed il vice Salvatore Rampulla lanciano l’allarme: «Sono all’ordine del giorno i casi di cittadini che vengono da noi a lamentarsi perchè sono andati a farsi curare i denti all’Est (Croazia, Slovenia, Ungheria ecc.) e dopo un primo momento di apparente benessere si ritrovano la bocca rovinata. Centinaia di pazienti ci chiedono come fare per sistemare la devastazione e come muoversi per avere indietro i soldi». Anche per questo - da tempo - l’Ordine chiede alla Provincia di rimborsare solo i lavori protesici che sono accompagnati dal certificato di conformità europea, in vigore in Italia dal 1998. «Per noi solo questo è garanzia di qualità, sicurezza e funzionalità dei lavori eseguiti. Vogliamo ricordare tra il resto che il certificato vieta i materiali cancerogeni o allergizzanti, spesso utilizzati all’estero perché poco costosi. Sarebbe davvero molto grave se un paziente che ha ricevuto il rimborso per una protesi senza il certificato di conformità europea dovesse trovarsi in futuro a contrarre una malattia per colpa di materiali inadatti. Anche per questo chiediamo maggiori controlli ai lavori protesici che vengono rimborsati con i soldi pubblici». La questione non piace però al Centro tutela consumatori (Ctcu): «L'impressione è quella che i dentisti locali tentino di fermare il buon successo di cui godono certi studi odontoiatrici esteri». Il Ctcu invita pertanto l'assessore Theiner a non introdurre ulteriori ostacoli burocratici per i cittadini che vogliano ottenere il rimborso delle spese fatte all'estero, soprattutto considerando i tempi che corrono e la crisi delle famiglie.

Vesco e Rampulla spiegano che a causare problemi ai pazienti siano spesso anche i vari "supermercati del dente". «Spuntano come funghi in tutta Italia e anche da noi. Sono studi molto attrezzati, bravissimi a trattare l’aspetto commerciale e di marketing ma meno attenti alla salute, basti pensare che difficilmente il paziente verrà curato sempre dallo stesso medico. Insomma... crediamo che in un periodo in cui dilagano le offerte "paghi due e curi tre denti", in un momento in cui troviamo ad ogni angolo una "clinica low cost" diventi importantissimo avere le idee chiare». Una domanda s’impone: scusate ma è possibile che solo i dentisti dell’Est e le cliniche low cost provochino danni e che nessun dentista altoatesino abbia mai fatto altrettanto? «Non abbiamo detto questo e non puntiamo il dito contro tutti i dentisti dell’Est o tutte le cliniche, constatiamo però, dati alla mano, come i pazienti rovinati siano stati seguiti soprattutto all’estero e soprattutto in strutture che fanno del prezzo stracciato la loro unica forza». In un periodo di crisi è però comprensibile che la gente tenti di spendere meno, che consigli vi sentite di dare? «Di controllare i denti con regolarità. Lo stesso discorso vale anche per la macchina. Non è possibile non fare mai un controllo e sperare che tutto funzioni perchè alla fine rischi di trovarti a buttare via l’auto ed a comprarne una nuova e nel caso dei denti sei costretto a dover metter mano al portafoglio in maniera pesante. Una visita preventiva e di controllo fa risparmiare tre volte: tempo, denaro e sofferenza, vorremmo che gli altoatesini lo ricordassero».

Ma come mai Bolzano è cara anche nelle cure dentarie? «La nostra è tra le città più care d'Italia. La qualità è elevata ma è più alto anche il costo della vita. E questo si ripercuote anche sul nostro servizio».

Secondo Vesco e Rampulla non sono paragonabili i costi delle cure fatte all’Est dove gli stipendi medi sono un terzo di quelli italiani. Quindi un consiglio: «Spesso non si pensa che in Alto Adige i distretti sanitari pubblici offrono una odontoiatria di base di buon livello per tutti». ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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