A Corona l’orso non si fa rivedere

Dopo la strage di pecore la forestale vigila di notte, ma il plantigrado è sparito



BOLZANO. Il forestale Martin Stadler e i suoi colleghi della Provincia lo hanno atteso per ore, al buio. Dalle sette di sera di sabato alle tre e mezza di domenica mattina. Ma l’orso non si è mica fatto vedere. Ieri pomeriggio Stadler raccontava: «Ci proveremo anche stanotte, se non si fa vedere, in accordo con i responsabili trentini di Life Ursus, considereremo esaurita la faccenda».

Stiamo parlando del plantigrado che è sceso a seicento metri di quota e nella notte su sabato ha sbranato due pecore all’agriturismo Kerschbamer di Corona, sopra Cortaccia, in Bassa Atesina, ferendo anche un asino e un pony.

Per quanto attiene alla sua identificazione, visto che nessuno lo ha visto, ci si baserà sui peli ritrovati sul luogo dello sbranamento. «Verranno analizzati dall’università di Bologna. Fra tre o quattro settimane potremo dire di che orso si tratta».

Per quanto attiene invece la dissuasione, ossia per evitare il ripetersi dell’episodio, per tutta la notte su domenica si è monitorata l’area dell’agritur muniti di dardi sparabili tramite un lanciasiringhe: quando colpiscono un animale, generano un gran rumore e lo spaventano. Non dovesse bastare, ci sono le pistole scacciacani. Comunque sia, appena vede una persona o sente un rumore sospetto, «l’orso scappa subito via, come un fulmine».(da.pa)













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