A22, ruolo forte del presidente (statale) 

Ieri a Bruxelles esame del nuovo testo. Ok della Provincia alla società. Scontro con Trento sulla sede



BOLZANO. Dopo il via libera della giunta regionale alla nascita della nuova società in house che sarà chiamata a gestire per i prossimi 30 anni la concessione autostradale di A22, e dopo l’incontro della settimana scorsa fra i presidenti Arno Kompatscher e Maurizio Fugatti con il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, ieri anche la giunta provinciale ha dato il proprio assenso agli schemi di atto costitutivo e statuto della nuova società a capitale interamente pubblico denominata BrennerCorridor. Nel pomeriggio si è tenuta invece a Bruxelles la riunione tecnica con dirigenti della Commissione europea (direzione Grow) per analizzare il testo dell’accordo interistituzionale: per la Regione c’era il segretario generale Alexander Steiner, insieme a dirigenti del ministro delle Infrastrutture e rappresentanti delle Autovie venete, che seguono il medesimo iter. Si profila sempre di più un compromesso in cui si fa sentire la volontà dello Stato di esercitare un ruolo forte. Nel comitato di indirizzo della nuova società non ci sarà il voto doppio al presidente (di nomina statale) che ha provocato le barricate di Bolzano e Trento, ma nel testo analizzato ieri a Bruxelles entra il «voto favorevole» del presidente: quando nel comitato di sei (tre nomina locale, tre statale) si decide a maggioranza, deve essere sempre presente il presidente. «Ma anche senza il nostro assenso non passeranno le delibere», ha spiegato Kompatscher. Dopo la seduta tecnica di ieri, il ministero invierà il testo a Bruxelles per ricevere il parere positivo definitivo. Compito della società, che avrà un capitale iniziale di 1.050.000 euro equamente suddiviso fra Regione Trentino-Alto Adige, Province di Bolzano e Trento, sarà quello di gestire e sviluppare l’infrastruttura autostradale. La società, che avrà sede legale a Bolzano, sarà affidata ad un amministratore unico. Sulla sede bolzanina resta aperto lo scontro con Trento. Il presidente Maurizio Fugatti ha parlato a lungo ieri della A22. Non ha nascosto la preoccupazione sulla governance, dopo la seduta di Bruxelles, ma la gara sarebbe uno scenario più rischioso: «Ci dicono che non viene messa in discussione la pariteticità di A22 e che dovremmo riuscire ad ottenere che la nomina del presidente sia fatta con la partecipazione delle due Province. Che cosa è meglio: la mediazione cui stiamo lavorando, sapendo che A22 resterà sul territorio, al di là di quello che può decidere un presidente nominato dal ministero, oppure una gara? Pensiamo sia utile lavorare per il compromesso». Così Fugatti sulla sede: «Deve rimanere qui. Questa cosa va chiarita».

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