Affitti salati al Forum I giovani usano altre sale

Riproposto in consiglio il dibattito sui costi per l’accesso alle strutture pubbliche E i maturandi si spostano a Varna per organizzare i balli di autofinanziamento


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Con l'avvio dell'anno scolastico, come tradizione vuole, inizia anche la programmazione di appuntamenti quali i balli di maturità da parte dei ragazzi delle quinte classi. Ed è qui che si torna a toccare un tasto delicato, ovvero quello concernente i costi per l'affitto delle strutture. Un esempio, le sale civiche del Forum. A riportare a galla questa problematica è il consigliere comunale Massimo Bessone (Lega nord): “Ogni anno i maturandi si trovano a pensare all’organizzazione del ballo di maturità utile a racimolare qualche soldo per la gita di fine scuola – sottolinea Bessone - In una città delle dimensioni e dell’importanza di Bressanone è assurdo quanto ridicolo che non si riesca ad organizzare un evento di questo tipo visti i proibitivi costi d’affitto delle strutture. I ragazzi si vedono così costretti a dover optare per la sala comunale della vicina cittadina di Varna, quando quella senza dubbio più vicina e moderna del Forum sarebbe più idonea. Il doversi spostare con macchine e motorini crea disagio e pericolo per i protagonisti di questo evento e per i loro familiari. Ogni autunno - continua Bessone - vengo contattato da genitori e ragazzi delle quinte classi dei vari istituti scolastici in lingua italiana o tedesca. Le cifre proposte per un locale all’interno di una struttura cittadina come il Forum sono già esorbitanti, in più vengono anche imposte determinate regole che rendono la spesa ancor più elevata, costringendo così gli studenti a servirsi di analoghe strutture nei paesi vicini”.

E così, spesso, i maturandi affittano la sala “Voitsberg”, nel vicino comune di Varna. Anche questa, però, a dire del consigliere brissinese della Lega nord, risulta essere anno dopo anno sempre più cara, in quanto l’amministrazione locale, a conoscenza della situazione nel comune di Bressanone, aggiorna anche le proprie tariffe. Comunque i prezzi si attesterebbero a un terzo circa di quello che si spende nella città vescovile. “La politica della struttura sita nel nostro comune sembra voler alzare i prezzi per invogliare i ragazzi a non servirsi delle strutture, impossibilitati a pagare certe tariffe visto lo scopo della festa”. Che è appunto raccogliere fondi per attività scolastiche. Da qui nasce l'interrogazione di Bessone che chiede: “L’amministrazione comunale è al corrente del problema? Perché le cifre sono così alte, così inaccessibili ai maturandi? A quanto ammonta la cifra richiesta quest’anno per l’affitto della “nuda” sala? A questo importo, quanto va aggiunto di cauzione? È vero che viene imposto, a chi si serve della struttura, di usare dei tappeti per coprire la pavimentazione? A quanto ammonta il costo di quest’altro servizio? È anche imposto un vettovagliamento? Qual è il costo? Non vi è la possibilità di ridurre i costi, rendendo il prezzo abbordabile ai nostri concittadini? L’amministrazione comunale non può venire incontro, con un contributo, a chiunque incorra in questa necessità in modo da rendere il prezzo accessibile?”.

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