Aggredì la capotreno a processo per rapina 

L’imputato è un giovane di 32 anni trovato (come altre volte) senza biglietto Sul treno per Merano mise addirittura le mani addosso alla donna



BOLZANO. Un cittadino nigeriano di 32 anni, regolarmente in Alto Adige per motivi di lavoro, è da ieri sotto processo per tentata rapina, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Al centro del caso il tentativo, messo in atto dallo straniero, di viaggiare in treno sulla tratta Bolzano-Merano, senza avere il biglietto. Un classico che da anni ormai sta mettendo in difficoltà decine e decine di controllori e capitreno in servizio sulle stratte ferroviarie regionali. L’episodio in questione risale al 30 ottobre di tre anni fa sul treno delle 7.35, come detto sulla tratta Bolzano-Merano. Altre volte lo straniero era stato trovato sullo stesso treno privo di biglietto ed anche in quelle occasioni aveva reagito in malo modo e con veemenza. In occasione dell’episodio finito ora al vaglio del tribunale, però, il nigeriano superò ogni limite arrivando non solo a minacciare fisicamente la capotreno donna che gli aveva chiesto il biglietto. L’uomo passò addirittura alle vie di fatto mettendole le mani addosso, prendendola per il bavero della giacca di servizio, spintonandola e strappandole di mano il terminale elettronico di controllo dei biglietti.

Di qui l’accusa di tentata rapina, resistenza o oltraggio a pubblico ufficiale. Sino a ieri lo straniero (a cui è stato regolarmente notificato l’atto di citazione a giudizio in tribunale) ha preferito non presentarsi in aula affidandosi all’assistenza di un avvocato d’ufficio. Non sarà facile, per l’uomo, evitare la condanna anche perchè oltre alla denuncia dettagliata della capotreno, sono agli atti anche le testimonianze di un paio di viaggiatori che , in occasione dell’episodio, erano intervenuti in difesa della donna.

Nel corso dell’udienza di ieri pomeriggio hanno deposto in aula proprio i viaggiatori che assistettero all’episodio. Il racconto di tutti i testi si sono rivelati perfettamente lineari e concordi. C’è anche chi ha ribadito davanti al tribunale che l’uomo anche in precedenza era stato più volte «pizzicato» in assenza di biglietto valido per il viaggio. In occasione dell’episodio del 30 ottobre di tre anni fa la capotreno aveva scoperto che l’uomo, titolare di un abbonamento provinciale «Abo+», aveva trovato lo stratagemma di obliterare il documento di viaggio prima della partenza, annullando dopo pochi minuti l’operazione. Scoperto il sistema truffaldino la capotreno decise di ritirare al nigeriano l’abbonamento. Lo straniero andò su tutte le furie. Dopo l’aggressione fu fatto scendere a Lana e consegnato ad una pattuglia dei carabinieri. (ma.be.)

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