Aiut Alpin, una stagione tragica: recuperati 9 morti in montagna

Chiusa l'attività di soccorso in Alto Adige, Trentino e provincia di Belluno: 384 interventi, molte le vittime delle valanghe



ORTISEI. Si è conclusa l’attività invernale dell’elisoccorso di Aiut Alpin Dolomites, iniziata il 5 dicembre. Rispetto all’anno scorso gli interventi di soccorso sono passati da 356 a 384, di cui 352 in provincia di Bolzano e 32 equamente divisi fra quelle di Trento e Belluno.
 
Gli interventi sono stati l’8% in più rispetto all’inverno scorso. In 4 mesi sono state recuperate ben 17 persone morte. Questo il primo bilancio dell’attività di soccorso invernale 2009/10 di Aiut Alpin Dolomites svolta come sempre di concerto con la centrale operativa provinciale del 118. Un’attività, come conferma Raffael Kostner, «che è in costante crescita anche perché ormai si tende a richiedere con una certa maggior abitudinarietà l’intervento dell’elicottero, in certi casi ancor prima di vagliare bene la situazione».
 
Il dato che però emerge con una forza che non può non fare riflettere è quello degli incidenti mortali in cui il solo Aiut Alpin Dolomites è dovuto intervenire, ben 17 e con due causalità ben precise: 8 per emergenze mediche e 9 per essere stati travolti da valanga. Un aspetto, quello delle valanghe e delle slavine, su cui Aiut Alpin Dolomites si è impegnato in modo particolare e che, pur essendo calato rispetto agli anni passati, nei momenti di maggior pericolo ha fatto comunque un numero assai pesante di vittime, spesso per l’imprudenza di chi ha sfidato la montagna in momenti in cui sarebbe stato consigliabile non farlo.

 Per il resto gli interventi di Aiut Alpin Dolomites, 352 in Alto Adige e 16 ciascuno in Trentino e nel Bellunese, hanno riguardato 245 persone traumatizzate da cadute, in maggior parte sugli sci o nell’esercizio di sport della neve ma anche in attività lavorative o di tempo libero, 98 interventi per emergenze medico sanitarie e ben 14 per il recupero di persone fisicamente illese.

Ora l’attività dell’elisoccorso di Aiut Alpin Dolomites va in pausa fino a giugno, quando riprenderà nuovamente alla base di Pontives con il pronto intervento che è costantemente composto da pilota, verricellista e tecnico del soccorso alpino Csnas o Brd e dal medico anestesista rianimatore, cui in inverno si aggiungono anche le unità cinofile dei soccorsi alpini o militari













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