OSPEDALE

Al San Maurizio mancano gli anestesisti, da gennaio ridotte le operazioni

Perkmann (Anpo): «È il secondo taglio in pochi mesi. Così si allungano i tempi d’attesa. Soluzioni subito»



BOLZANO. Scarseggiano anestesisti e l’ospedale da gennaio 2019 si vede costretto a ridurre le operazioni. Succede perché vengono a mancare 3 specialisti: uno va in pensione, il secondo è chiamato a coprire il nuovo servizio di Neuroradiologia interventistica e un terzo se n’è a sua volta andato.

A questo punto è stato comunicato a tutti i primari delle Chirurgie che vista la carenza importante di medici da gennaio si dovranno ridurre tutte le attività che comportano la presenza di anestesisti. Che in sintesi significa meno interventi ed un minor utilizzo delle sale operatorie.

Reinhold Perkmann - vicepresidente sindacato Anpo e primario di Chirurgia vascolare - dice che si è aggravata una situazione già difficile. «Come prima cosa voglio che sappiate che io amo questo ospedale e mi fa male ammetterne le difficoltà ma se vogliamo uscire dall’impasse dobbiamo chiedere la collaborazione di tutti e uscire dagli schemi». Che significa pensare in maniera diversa. Il sindacalista dice che 4/5 mesi fa gli interventi erano già stati ridotti proprio perchè mancavano anestesisti e nel frattempo la questione invece di risolversi si è aggravata e adesso viene richiesta un’ulteriore riduzione dell’attività. «Fino a poco tempo fa, per esempio, il sabato mattina riuscivamo ad inserire tra le urgenze e le emergenze anche parte dell’attività chirurgica che non era stata possibile effettuare per esempio il venerdì. Adesso solo urgenze ed emergenze». Ma così facendo i pazienti vedranno slittare alcune operazioni? «Posso dire che i tempi d’attesa si allungheranno, è evidente, e sarà più dilazionata tutta la pianificazione». 













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