BOLZANO

Allarme acqua alle «Chini», chiusa la cucina della scuola

Il direttore di ripartizione: «L’azoto ammoniacale è leggermente sopra i limiti: scelta precauzionale»



BOLZANO. Chiusa la cucina della mensa delle scuole elementari “Chini” ai Piani; gli insegnanti invitati a fare in modo che i bambini - in tutto circa 160 dei due gruppi linguistici - non bevano l’acqua che esce dai rubinetti, ma solo quella confezionata in bottigliette.

«Si tratta - spiega Carlo Alberto Librera, direttore di ripartizione che sta seguendo la vicenda assieme all’assessora Monica Franch - di una scelta di tipo precauzionale, adottata dopo che è stata rilevata un’anomalia nell’acqua da parte del laboratorio che per la “Cirfood” - l’azienda alla quale il Comune ha affidato il servizio di ristorazione in diverse scuole - effettua regolarmente i controlli, per garantire la massima sicurezza di quanto viene servito ai bambini».

A preoccupare è la concentrazione di azoto ammoniacale: 0,57 milligrammi/litro il valore trovato durante le analisi; 0,50 il limite massimo ammesso dal legislatore. «Si sta cercando di capire - spiega Librera - che cosa abbia provocato l’aumento della concentrazione: se un problema all’impianto della scuola oppure la causa vada ricercata nell’acquedotto. Intanto i pasti per i bambini delle “Chini” vengono preparati nella mensa di via Roen. E si continuerà così fino a quando la situazione non sarà chiarita».

La presenza di azoto ammoniacale potrebbe essere indice - ma si tratta di un’ipotesi - di inquinamento da scarichi fognari o zootecnici. Verifiche sono in corso anche da parte di Seab, perché l’acqua delle “Chini” arriva in gran parte delle abitazioni del quartiere Piani: «L’azoto ammoniacale - spiega l’ingegner Roberto Trevisson, direttore tecnico della società - è un parametro indicatore, ma non significa che l’acqua non sia potabile. La misura adottata dal Comune è soltanto di tipo precauzionale. Per il momento non è il caso di creare inutili allarmismi tra la popolazione. È molto probabile che, quella rilevata nelle analisi del 19 dicembre, sia stata un’anomalia passeggera».













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