Alpino, arriva l’ok al testo delle targhe

Il consiglio di Brunico lo ha approvato a larga maggioranza Ora si va verso l’installazione sulla base del Monumento


di Aldo De Pellegrin


BRUNICO. Dopo il doveroso momento di raccogliemnto in memoria di Hildegard Moser Werth, deceduta venerdì, e che ne era stata membro per tre legislature fino all’ottobre del 2009, il consiglio comunale di Brunico ha conquistato ieri nuovi metri sulla strada di civiltà, prima ancora che di convivenza. Una strada che vuole i monumenti e i luoghi o cimeli storici mantenuti, spiegati e illustrati anzichè spostati, nascosti o addirittura manomessi, distrutti e cancellati. In questo senso, Brunico ha davvero dato un bell’esempio, che si spera venga seguito, all’intera provincia. Una strada che il consiglio comunale di Brunico aveva già intrapreso nel corso del 2010 quando è nata la decisione di dotare il Monumento all’Alpino con delle tavole illustrative capaci di esporre in modo quanto più asettico possibile, depotenziandola da qualsivoglia aspetto politico, la storia del Monumento. Insomma, il consiglio comunale del capoluogo pusterese ha dunque approvato a larghissima maggioranza, con i voti contrari dei Freiheitlichen Hilber e Troger e le astensioni di Straudi (Freiheitlichen) ed Elzenbaumer (Büergerlister) su 27 presenti, il testo che era stato elaborato proprio su incarico comunale, dagli storici Stefan Lechner e Giorgio Delle Donne. Un testo che è passato con le poche modifiche apportate sia dalla Sovrintendenza ai Beni culturali di Venezia che dal Ministero dei Beni culturali di Roma. E allora sarà quel testo che sarà quindi apposto nei pressi del basamento del Monumento all’Alpino di piazza Cappuccini.

La discussione sul nuovo testo rivisto in sede romana ha suscitato le proteste dei Freiheitlichen, impegnati a sostenere la tesi degli Schützen, cui nell’occasione si è aggiunto il consigliere Elzenbaumer della Bürgerliste, sulla presunta brutalità degli Alpini, protagonisti comandati della guerra coloniale in Abissinia, mentre il resto della Bürgerliste e anche i Verdi hanno dichiarato di poter e voler convivere con il testo definitivo proposto. Un testo che parla, più obiettivamente, di guerra coloniale.

Il vicesindaco Stancher ha ricordato ai Freiheitlichen che usano spregiativamente il nomignolo “Wastl”, il nome del Monumento all’Alpino, invitandoli per primi a rinunciare alle costanti provocazioni di natura puramente politica mentre il sindaco Tschurtschenthaler ha ricordato le ragioni di entrambe le parti e delle tante oppressioni storiche che la storia del mondo ci ha proposto e ci propone, sostenendo però soprattutto la forza democratica e lungimirante di cui il consiglio comunale di Brunico è in possesso e di cui ieri ha dato ulteriore esempio, non solo all’Alto Adige.

Dunque si fa un importante passo avanti nella direzione del rispetto reciproco e soprattutto senza preconcetti. Il progetto, nella sua fase finale, vedrà ora l’elaborazione fisica e grafica delle tabelle, con la planimetria del loro posizionamento che dovrà ottenere l’ok ministeriale prima della loro definitiva collocazione.

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