Anagrafe, addio ai nomi classici

Uno studio mette a fuoro le nuove tendenze: “mario Rossi” sta andando in soffitta



I nomi degli italiani stanno cambiando e Mario Rossi “uomo qualunque” per eccellenza sta andando in soffitta. Giuseppe e Maria sono ancora i primi nella classifica che somma tutti gli italiani, ma in molti Comuni Andrea, Marco o Francesco raggiungono il primato, così come Francesca insidia il primato di Maria e Anna. Sono alcune delle curiosità emerse dallo studio del linguista Enzo Caffarelli che ha fotografato per “Anci Rivista” l'onomastica in 60 Comuni capoluogo analizzando le anagrafi dei Municipi dove emergono curiosità e inversioni di tendenza rispetto all'onomastica tradizionale.

Il primo dato interessante è che, in campo maschile, i “grandi” nomi del Novecento resistono al Sud, ma tra i femminili la moda travolge tutto e tutti e le città meridionali si uniformano alle metropoli del Centro-Nord.

Un panorama sui nomi che è anche lo specchio del profondo cambiamento a cui va incontro il nostro Paese, cambiamento confermato, da un lato, dall'affermazione sempre più netta di nomi stranieri come Mohamed, Omar e Vasile, dall'altro da una proiezione sul futuro dell'onomastica che già lascia intendere il grande successo che da qui a pochi anni avranno nomi come Viola, Ginevra, Gaia, Adele.

Mario Rossi non è più “l'uomo qualunque”.

Partiamo dalla “decadenza” di Mario Rossi. Scorrendo le anagrafi comunali analizzate, il nome Mario non è il più diffuso in nessuno dei sessanta Comuni: 9º a Roma, 10º a Trieste, 11º a Napoli, 12º a Venezia e a Cagliari, 15º a Milano, 16º a Torino e a Firenze, 24º a Palermo, 25º a Bologna, oltre il 25º posto altrove.

Altra novità è il sorpasso operato ai danni di Giuseppe da parte di Andrea, primatista nel 2013 in 24 tra i 60 comuni trattati nell’inchiesta.

Giuseppe, tuttavia, resiste soprattutto nel Sud e in città dove forte è stata l’emigrazione dal Meridione. L’altro nome con un alto numero di primi posti (9) è Antonio, anche in questo caso nel Sud.

In campo femminile, il terzo nome che si è imposto in gran parte d’Italia dopo Maria e Anna è ormai Francesca. Maria mantiene un primato schiacciante: 56 primi posti.

I nati nel 2012.

Tra i maschi nati nel 2012, i primati nei Comuni presi in considerazione si ripartiscono tra 13 nomi, ma con netta prevalenza di Alessandro e Lorenzo, seguito da Leonardo, Andrea e Matteo. Quanto a distribuzione geografica, Alessandro è più settentrionale, con 14 su 17 primati nel Nord d’Italia, da Torino a Trieste. I primati di Lorenzo si distribuiscono tra Nord e soprattutto Centro; centro-settentrionali sono anche i 7 di Leonardo e i 7 di Matteo; quelli di Andrea si dividono tra il Nord e la Sicilia; meridionali, invece, 3 su 4 per Francesco e 2 sardi su 3 per Cagliari. I nomi tradizionali, quelli che hanno dominato fino alla seconda metà del Novecento, resistono in pochi casi, degni di menzione: Giuseppe è il più numeroso per i nuovi nati a Crotone e a Reggio Calabria, Antonio a Napoli.

Il Sud non è altrettanto tradizionalista in campo femminile, dove il 1º posto si distribuisce soprattutto tra Sofia, Giulia, Emma, e non deve sorprendere se per esempio nel 2012 a Crotone prevale Giorgia, a Napoli Gaia e a Palermo Sofia come in numerosi comuni settentrionali.

I nomi degli emigrati italiani.

Anche se non si tratta di una regola fissa, esistono specialità locali che tali sono sempre state e che si sono spostate solo con i loro portatori, nell’ambito dei grandi flussi migratori. Ecco perché i maggiori terminali delle migrazioni dal Sud – Torino, Milano, Genova, Roma – si presentano con alte frequenze di nomi come Salvatore o Pasquale o Gaetano o Rocco o Vito o Carmelo o Rosario o Carmine, e di altri ancor più connotati, come il siciliano e calabrese Antonino (2.027 oggi a Torino), il palermitano e agrigentino Calogero (556), e i napoletani Gennaro (476) e Ciro (450), sempre nel capoluogo piemontese.

A Milano si contano 3.210 Carmela, 1.519 Concetta, 1.235 Vincenza, 1.172 Filomena, 1.103 Rosaria, 799 Domenica, 752 Assunta, ecc. che non sono certo poche e sono presenti soprattutto tra gli emigrati dal Sud e i loro discendenti.

Due rebus per le anagrafi: Asia e Andrea femminile.

Asia “proibito” perché nome geografico, Andrea utilizzato al femminile. Due problemi in parte aggirati. Nel rispetto della norma che impedisce l'utilizzo di nomi geografici, alcuni hanno rifiutato l’iscrizione di Asia. In realtà si può sostenere che Asia sia la forma accorciata di Adelasia, Eufrasia. Più complesso il caso di Andrea femminile, giunto in tribunale e nel 2013 “sdoganato” da una sentenza della Corte di Cassazione. A lungo gli ufficiali di stato civile hanno cercato di convincere i genitori a imporre Andrea soltanto come primo o secondo elemento di un composto con un altro nome chiaramente femminile. La vicenda sembra superata. C'è poi Mattia, evidentemente nome maschile, oggi tra i primi 7 per frequenza in Italia. Eppure a Reggio Calabria si registrano 173 Mattia femmine e il nome è tra i 100 più frequenti.

I nomi degli stranieri di recente immigrazione.

A differenza dei cognomi, con i nomi personali stranieri il tasso di concentrazione è meno elevato, tuttavia la loro presenza è sensibile. Prendiamo Torino: il 64º della lista è Mohamed che dà il nome a 1.261 cittadini residenti; il 77º è Vasile, tipicamente romeno. A Roma il primo nome completamente straniero è Mohamed, 148º. A Milano Omar, nome di molti arabi ma anche di cittadini italiani, è addirittura 30º, con 3.100 presenze; Mohamed è 33º con oltre 2.553; seguono Youssef 54º (2.132), Ahmed 60º (2.004); tra i primi 100, tra le 2.000 e le 1.000 presenze anche Nicholas e Nicolas, Alex, Kevin, Samuel, Alexander, Rayan, Karim, Sebastian, Liam, portati solo in alcuni casi anche da italiani.

In campo femminile la diffusione dei nomi stranieri è meno evidente. Quattro le ragioni: presso quasi tutte le comunità straniere le donne sono in minor numero; hanno un patrimonio onomastico più variato; più spesso, per le generazioni nate in Italia, si scelgono nomi italiani; infine, sono più numerosi in campo femminile i nomi identici in varie lingue, per cui è impossibile stabilire quante donne arabe per esempio si chiamino Sara o quanto romene e slave Maria.

I nomi mariani e quelli al "tramonto" tra i nati nel 2012.

Dall'indagine di sulle anagrafi emerge anche il crollo, per i nati nel 2012, di nomi ormai tipici solo delle generazioni adulte (o anziane), pur risultando alcuni di questi in testa alla classifica generale nei vari Comuni. Sono infatti pari a zero le presenze nel 2012 di nomi come Giuseppina e Angela a Torino, Roberto e Paola a Venezia, Paola e Anna Maria a Firenze, Giuseppa a Reggio Calabria, Giuseppa e perfino Maria a Messina.

Tuttavia, lo studio rivela che tra i numerosissimi nomi del culto mariano – almeno 200 più composti – alcuni resistono. Addolorata è 32º a Taranto (e 74º a Napoli). Annunziata occupa la 23ª posizione a Reggio Calabria, la 27ª a Napoli; Assunta è 8º a Napoli. Carmela figura un po’ dappertutto, ma diverso è il rango: da un lato, 3º a Napoli ma solo 89º a Trento e 79º a Bologna.













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