Anziani, nel 2030 un altoatesino su tre avrà più di 65 anni 

Gli over 65. Oggi sono 104 mila, 16 mila hanno bisogno di assistenza Nelle case di riposo 4.400 ospiti. Gli assegni di cura a quota 11.600 


Davide Pasquali


Bolzano. La piramide della popolazione altoatesina è sempre meno tale. Anzi, ormai non ci assomiglia nemmeno più. La base ha da tempo smesso di essere più estesa del vertice. Stiamo parlando dell'età. Sempre meno giovani, sempre più anziani. Siamo sempre più vecchi e la situazione è destinata a peggiorare, specie quando i figli del baby boom diverranno anziani. Lo si è spiegato nel corso della presentazione dello studio "Invecchiare in Alto Adige, prestazioni sociali e di cura 2019" da parte della Provincia.

Lo status quo

La popolazione residente in provincia assomma a 532.233 abitanti, di cui 104.113 oltre i 65 anni, 49.229 fra i 65 e i 74, altri 54.884 oltre i 75. L'aspettativa di vita è per i maschi di 81,2 anni, per le femmine di 85,5. Se consideriamo la popolazione over 65, fatti 100 gli uomini, le donne stanno a 138. La prognosi per il futuro è piuttosto inquietante. Se nel 2015 gli over 65 erano meno di 50 mila, per la precisione 49.626, nel 2016 erano già saliti a 51.598, per arrivare a 53.234 nel 2017. La previsione per il 2026 parla di 62.187. Nel 2030 un abitante su tre avrà superato l'età di 65 anni.

Bisogno di cura per età

Gli over 65 sono 104.113; di questi, gli ospiti delle residenze per anziani sono 4.400; in più, si contano 11.629 beneficiari assistiti in casa. Ciò significa però che 87.751 persone oltre i 65 anni non hanno richiesto né l'assegno di cura, né vivono in una residenza per anziani. Ossia, anche in un'età avanzata una percentuale rilevante di anziani non ha bisogno o ha un fabbisogno ridotto di cure. Circa 15 mila anziani altoatesini hanno invece bisogno di cura; si tratta del 2,8% della popolazione. Il 70%, circa 10.600 persone, sono assistiti in casa. Di questi circa il 60% sono assistiti da parenti o badanti, il 40% sono seguiti dall’assistenza domiciliare. Il 30% sono assistiti in residenze per anziani.

I servizi

Se un tempo i servizi erano limitati di tipologia e numero, e l'anziano doveva adeguarvisi, oggi sono molti di più e si adeguano alle situazioni: anziani presso famiglie ospitanti, assistenza domiciliare, 19 centri di assistenza diurna, assistenza diurna nelle case di riposo, servizio infermieristico, 17 strutture di accompagnamento e assistenza abitativa, badanti, affidamento familiare di persone adulte, 76 residenze per anziani, 9 mense, 20 sportelli unici per l'assistenza e la cura, prestazioni monetarie (assegno di cura, invalidi, assistenza economica sociale, copertura previdenziale). I servizi per anziani si suddividono in assistenza ambulatoriale, assistenza semiresidenziale e assistenza residenziale.

L'assistenza domiciliare

Sono 301.803 le ore di prestazione nell'assistenza domiciliare, con 5.683 assistiti, dei quali 5.129 anziani. L'assistenza domiciliare interessa per il 46,4% gli anziani, per il 26,22% i malati cronici, per il 7,92% i disabili. Il 40,82% degli assistiti sono single, il 30,11% vive col partner senza figli, il 16,6% vive con altri familiari.

Residenze per anziani

Considerando sia i posti temporanei che a lungo termine, nelle residenze per anziani sono ospitati 4.369 altoatesini, seguiti da un personale formato da 4.018,20 unità equivalenti a tempo pieno. Per i ricoveri temporanei sono a disposizione 124 posti, per quelli transitori 24; i posti letto per persone con demenza accompagnata da forti disturbi comportamentali sono 366, i posti letto per assistenza intensiva altri 315. A questi si aggiungono 56 posti per persone con malattie psichiche (dipendenze) e 18 per persone con disabilità. Attualmente, il personale dei servizi sociali assomma a 6.832 unità, con età media di 44,1 anni e 10,7 anni di anzianità. Il 58% di loro si occupa di anziani.

Assegno di cura

L’assegno di cura riguardava a fine 2018 11.629 assistiti a domicilio, più altri 4.500 assistiti nelle residenze per anziani. Circa i due terzi sono donne (62,9%, 7.312 persone). Più della metà dei beneficiari sono inquadrati nel primo livello assistenziale, il più basso. L’età media è di 72,8 anni. L’assegno di cura di primo livello riguarda 3.840 femmine (64,4%) e 2.127 maschi (35,6%). Quello di secondo livello interessa 2.283 donne (62,6%) e 1.362 uomini. Quello di terzo livello va a 914 donne (60,5%) e 596 uomini (39,5%). L’ultimo, di quarto livello, riguarda 275 donne (54,2%) e 232 uomini (45,8%). La spesa totale è estremamente elevata. Si è partiti nel 2008 con 35,6 milioni di euro per arrivare a 223,33 milioni nel 2018.

Invalidi civili, ciechi e sordi

I beneficiari di pensioni per invalidi parziali e assoluti, ciechi parziali e assoluti e sordi sono 4.976, per un importo di 28.957.972 euro, con un +1,2% nel 2018 rispetto al 2017. Vengono poi erogate 1.945 indennità di accompagnamento, per un totale di 11.845.112 euro, con un -4,2% rispetto all’anno precedente. Vi è infine un assegno integrativo per ciechi parziali e assoluti che va a 705 persone, per un totale di 892.717 euro, con un +1,4% rispetto al 2017. In totale, i beneficiari di assegni sono 7.626, per una spesa di oltre 41,6 milioni.













Altre notizie

Attualità