Apprensione e speranza per Giovanni Fragale  

Dopo lo schianto in A22. Il noto commerciante calabrese lotta in rianimazione al San Maurizio I medici sono stati costretti ad amputargli una gamba e le prossime ore saranno determinanti



Bolzano. Nel negozio “ Da Giovanni”, al civico 70 di via Resia, il viavai di clienti è intenso e l’attività sembra quella di tutti i giorni. Sembra. Da mercoledì, infatti, dietro i sorrisi, la gentilezza e la cordialità tipici dei componenti della famiglia Fragale e dei loro collaboratori si celano un dolore e una preoccupazione che sono angoscia pura. E insieme a loro, idealmente, ci sono tanti tanti bolzanini. Il pensiero di tutti è per Giovanni, che lotta nel reparto di rianimazione del San Maurizio, dopo il terribile schianto di cui è rimasto vittima mercoledì mattina, pochi minuti prima delle 9, sulla corsia nord dell’A22. Giovanni Fragale, 45 anni, originario di Platania, in Calabria, e titolare di tre negozi di ortofrutta e prodotti tipici calabresi, era al volante del tir finito di schianto contro l’autoarticolato che lo precedeva e che, all’improvviso, ha rallentato. Quali siano state le cause del terribile incidente non sono ancora chiare. Ma poco importa. Ora, importa solo che Giovanni reagisca alle terribili ferite riportate quando la cabina del camion che stava guidando s’è letteralmente accartocciata su di lui, imprigionandolo in una morsa che solo un miracolo ha impedito fosse mortale. Ora importa solo che Giovanni risponda alle terapie con quell’incrollabile caparbietà tutta calabrese che, insieme alle sue indubbie capacità imprenditoriali e alle sue qualità umane, gli ha permesso di avviare a Bolzano una fiorente attività commerciale. Liberato dalle pinze idrauliche dei vigili del fuoco e trasportato d’urgenza al nosocomio del capoluogo, Giovanni ha riportato lesioni interne e gravissime ferite agli arti inferiori. Tanto gravi che i chirurghi bolzanini, che lo hanno sottoposto a un intervento d’urgenza, sono stati costretti ad amputargli una gamba, riuscendo, però, a salvargli l’altra. Il quadro clinico resta comunque molto grave e il commerciante lotta per la vita nel reparto di rianimazione: le prossime 24 ore saranno determinanti.

Quando è avvenuto l’incidente, mercoledì, a Giovanni mancava una manciata di chilometri per essere a casa. Ne aveva percorsi 1200, al volante del tir carico di specialità calabresi che aveva caricato qualche ora prima nella sua terra natale. Prodotti che sarebbero stati venduti nei suoi negozi. «Bolzano sto arrivando con prodotti della Calabria. Frutta, verdura, agrumi, olive, salame, formaggi, ecc...» scriveva soddisfatto Giovanni, sul suo profilo Facebook, alle 14.28 di martedì 10 dicembre, postando le foto delle prelibatezze in partenza per l’Alto Adige. Uno dei tanti viaggi, senza dubbio faticosi e sfibranti, che il quarantacinquenne commerciante portava a termine periodicamente per rifornire le sue attività. L’altro ieri, però, la lunga trasferta di Giovanni s’è interrotta in maniera drammatica, proprio alle porte di casa, in un tratto di autostrada che, poche ore più tardi, sarebbe stato teatro di un altro terribile tamponamento in cui ha perso la vita un uomo che viaggiava su un furgone.

Molti i messaggi di vicinanza, incoraggiamento e augurio che, in queste ore, amici e conoscenti hanno lasciato ieri su Facebook nella speranza che Giovanni si possa riprendere presto e tornare alla guida della sua azienda. E chi lo conosce bene, non ha dubbi che sarà così.













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