Area cimiteriale in Galizia critiche per i ristagni idrici

Bertoldi (Pdl) mette sotto accusa il terreno e lo scarso utilizzo della chiesetta L’assessore Zanvettor: «Problemi legati a suolo e umidità solo nelle prime file»


di Bruno Canali


LAIVES. Pdl all'attacco sul nuovo cimitero Galizia a Laives. Secondo Alessandro Bertoldi, commissario provinciale del Pdl e cittadino di Laives, sarebbero più d'uno i guai del camposanto, a 18 anni dalla costruzione.

«Inizio da quello meno grave - dice Bertoldi - vale a dire l'uso sporadico che viene fatto della bella cappella centrale. La si utilizzasse di più per i funerali, non ci sarebbero i cortei che dal centro vanno verso la Galizia, con necessità di interrompere momentaneamente il traffico in via Kennedy e in via Galizia. Ma il problema più serio è di natura idrogeologica, perchè mi dicono che al cimitero Galizia il sottosuolo sia un acquitrino in tre strati: la guaina contenitiva, argilla e torba. Proprio la guaina, a tre metri di profondità, fa da isolante e quindi se piove o nevica più del normale, in superficie l'acqua ristagna e allaga. Infine, la decomposizione delle salme avviene a fatica poichè il terreno è inadeguato e mi dicono che anche dopo 12 anni, in caso di riesumazione, si trovano salme ancora intere, che debbono essere cremate, con ulteriori costi per la collettività e per le famiglie. E' una situazione preoccupante e se la giunta non fornirà chiarimenti, agiremo di conseguenza, anche per vie legali».

Spiega, in risposta, l'assessore Giorgio Zanvettor, che ha chiesto infomazioni ai tecnici: «Mi sembra che si tenda a esagerare la questione perchè, tolte le prime due file, quelle più vecchie, dopo un paio d'anni che era aperto il nuovo cimitero Galizia visti i ristagni si è provveduto a bucare qua e là la guaina. Così le acque piovane possono regolarmente defluire e, come detto, il problema semmai riguarda solo le prime due file di tombe, dove per ovvi motivi non si è potuto bucare la guaina. Il resto dell'area cimiteriale non ha i problemi che dice l'esponente del Pdl. Stesso discorso per le inumazioni che faticano a decomporsi: anche in questo caso il problema si manifesta nelle prime due file più vecchie di tombe e probabilmente è dovuto all'eccessiva umidità del sottosuolo. Quanto al mancato utilizzo della cappella centrale, non è una scelta fatta dal Comune: la gente preferisce celebrare le esequie nella chiesa parrocchiale e poi trasferire la bara in corteo in Galizia. Non siamo noi insomma che impediamo l'uso della cappella centrale».

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