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Attentato ad Appiano, Caramaschi: «Azione ignobile»

«Il seme dell’intolleranza e del razzismo è frutto di pura ignoranza e basta. Siamo di fronte a delinquenti che vanno individuati e fermati»: così il sindaco di Bolzano

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BOLZANO. «Il seme dell’intolleranza e del razzismo è frutto di pura ignoranza e basta. Siamo di fronte a delinquenti che vanno individuati e fermati. Non ho parole per condannare quest’atto che ritengo ignobile ma certo è un gran brutto segnale».

Il sindaco Renzo Caramaschi commenta il fatto accaduto della notte tra sabato e domenica davanti all’ex caserma Mercanti di Appiano e lo condanna con decisione: «A forza di andare avanti con la violenza, il razzismo e l’intolleranza, a forza di puntare il dito contro il “diverso” finisce che torniamo indietro di 60 anni». Duro anche l’assessore Sandro Repetto: «Questo clima di caccia alle streghe rischia di scatenare l’emulazione. Bolzano adesso deve tenere alta l’allerta».

Caramaschi ha saputo che fuori dalla caserma è stato trovato un cartello con croci uncinate e svastiche e frasi farneticanti (in inglese): «Temo che contro certe teste bacate serva solo fermezza a 360 gradi. Ma ci ricordiamo le persecuzioni contro gli ebrei, ce la ricordiamo la notte dei cristalli?». La notte tra il 9 e il 10 novembre 1938 in cui i nazisti uccisero 91 persone, rasero al suolo o incendiarono 267 sinagoghe ...

«Ma vogliamo andare avanti o tornare indietro?».

E il sindaco teme ripercussioni anche in città che a tutt’oggi ospita circa 636 profughi (che in tutta la provincia sono in totale 1.625): «Offro la mia completa disponibilità ad eventuali azioni congiunte per aumentare i controlli ed evitare che si verifichino anche a Bolzano azioni di questo genere».

 













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