LA DISGRAZIA

Ayoub è morto per annegamento

Sul corpo non ci sono tracce di colluttazioni né ferite particolari. È pressoché certo, dunque, che il ragazzo sia rimasto vittima di un fatto accidentale. La bicicletta trovata su un isolotto dietro lo stadio Druso

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BOLZANO. Ayoub Driouache, il giovane bolzanino di origine marocchine di 24 anni, trovato privo di vita nelle acque dell’Isarco lunedì pomeriggio, è deceduto per annegamento. Lo ha accertato l’autopsia disposta dal procuratore della Repubblica Giancarlo Bramante. La prima indicazione rafforza notevolmente l’ipotesi della disgrazia, dunque del fatto accidentale.

Nelle ultime ore le indagini hanno anche portato a ritrovare la bicicletta sulla quale il giovane era stato visto spostarsi in centro città venerdì sera. La due ruote è stata recuperata su un isolotto alla confluenza del Talvera con l’Isarco all’altezza dello stadio Druso. Il manubrio della bicicletta era fortemente danneggiato. Anche questo, secondo gli inquirenti, è un particolare che rafforza l’ipotesi del fatto accidentale.

L’autopsia ha anche permesso di stabilire che il trauma cranico riscontrato sulla vittima non fosse tale da poter provocare da solo il decesso. E’ stata anche esclusa la presenza, sul corpo di Ayoub «di altre lesioni o ferite riconducibili ad una eventuale precedente colluttazione o a responsabilità di terzi, come già evidenziato in occasione della prima ispezione cadaverica».













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