Banche contro Poste: situazione insostenibile

Cassa di Risparmio, Popolare e Rurale si scusano con la clientela per i ritardi


Massimiliano Bona


BOLZANO. Anche le banche locali, ormai, non ne possono veramente più dei disservizi delle poste, al punto da arrivare a pagare un’inserzione pubblicitaria sull’edizione di oggi del nostro giornale (a pagina 15), nella quale si scusano con i loro clienti per il ritardato recapito di comunicazioni di assoluto rilievo, dall’assemblea dei soci per la Cassa di Risparmio e la Banca Popolare agli inviti per l’Investiment Club alla Kurhaus di Merano nel caso della Cassa Rurale. I tre gruppi bancari esprimono «vivo rincrescimento» ai loro clienti anche per l’arrivo in netto ritardo di estratti conto e avvisi di pagamento, con casi-limite di tre settimane anche per la corrispondenza cittadina. «Tali documenti - recita il documento - pur essendo stati spediti per tempo non sono giunti ai legittimi destinatari a causa di disguidi imputabili unicamente al servizio postale». Il che, in parole povere, suona più o meno così: cari correntisti e azionisti la responsabilità è interamente di Poste italiane. Se volete protestare non dovete venire in banca, l’indirizzo è un altro.

«Abbiamo spedito - commenta Silvio Germani, responsabile del servizio comunicazione della Cassa di Risparmio e promotore dell’iniziativa congiunta dei tre istituti di credito - ai nostri azionisti l’invito di partecipazione all’assemblea annuale verso il 10 aprile e c’è chi l’ha ricevuto dopo il 27, data di svolgimento della stessa. Si tratta di un servizio essenziale e questi disagi non sono tollerabili ancora a lungo. Non so se la chiave possa essere la provincializzazione delle poste, ma certamente il problema va risolto. Da parte nostra era doveroso scusarci con la clientela e fare chiarezza sulle responsabilità». Il disagio, come conferma Karl Psenner, responsabile delle pubbliche relazioni della Banca Popolare, si protrae da mesi. «Abbiamo spedito circa 15.000 inviti ai soci il 30 marzo in vista dell’assemblea annuale che si è tenuta il 19 aprile e c’è ancora qualcuno che sostiene di non aver ricevuto nulla. C’è chi, fra i nostri clienti, a causa dei ritardi, non è riuscito a fare fronte in tempo utile a scadenze di tipo tributario, oppure si è trovato a fare i conti con degli insoluti. Si tratta di episodi spiacevoli sia per noi che per i nostri correntisti». La Banca Popolare non si è arresa ed ha contattato l’ispettore di zona di Poste italiane. «Abbiamo fatto presente a chiare lettere - prosegue Psenner - il nostro disagio, ma non abbiamo avuto risposte precise e rassicuranti. Da quanto ho capito ci sono problemi di organico, che speriamo possano essere risolti a breve».

Stefan Nicolini, portavoce della Federazione cooperative Raiffeisen, sottolinea come in questo momento non ci sia alcuna garanzia sul recapito di missive e comunicazioni varie. «Abbiamo organizzato un evento, l’Investiment Club di Merano, per il quale c’era la necessità di prenotare. Ebbene, tra i nostri correntisti c’è chi lamenta di non aver ancora ricevuto la comunicazione, con ritardi fino a 3 settimane per lettere spedite da Bolzano con destinazione centro storico. Immagino che, a monte del problema, ci siano problemi tecnici e di personale».













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