Il giorno dopo la bufera, mentre Pagani annuncia nuove linee e trenta nuovi autobus

Biglietto della Sasa a 1,5 euro: +50%

Al numero verde, al sindacato, al Ctcu telefonate di protesta


Fabio Zamboni


 BOLZANO. La svolta (quasi) epocale dei trasporti locali - nuove tariffe, nuovi obliteratori, nuovi mezzi - ha vissuto martedì la sua giornata di turbolento decollo: qualche macchinetta difettosa o assente (ad esempio su alcune linee dei bus), abbonamenti arrivati in ritardo o non ancora arrivati, fisiologico disagio nei primi approcci con le istruzioni per l'uso, comunque chiare e bene esposte, va detto. Il giorno dopo, cioè ieri, il numero verde dell'Ufficio mobilità della Provincia (840000471) era ancora intasato, segno che le richieste di informazioni e le proteste erano ancora parecchie: «Ma - ci spiegano - la linea è sempre occupata anche perché l'attivazione telefonica dei pass richiede alcuni minuti».  Le proteste riguardano anche il nuovo tariffario, già contestato da varie parti politiche, che per centinaia di pendolari prevede aumenti fino al 100 per cento. «Abbiamo avuto proteste anche noi - ci spiega il direttore del Centro tutela consumatori Walter Andreaus - ma non possiamo che dirottarli all'assessorato alla mobilità della Provincia, dove manca e dove invece ci dovrebbe essere un vero ufficio reclami».  Benedetto Rarità della Cgil-trasporti è ancora più critico: «Sono scelte politiche, quelle di privilegiare la gratuità per bambini e anziani anziché per i veri bisognosi. Del resto da anni il sindacato chiede almeno dei buoni pasto per i dipendenti dei trasporti pubblici, senza risultato».  Il 14 febbraio è aumentato anche l'autobus; da un euro a 1,50. Rarità ammette: «La tariffa era ferma da anni, chiaro che da 1 euro a 1,50 è un impatto forte, ma è in linea col resto d'Italia». «E poi non siamo noi a decidere - precisa il presidente di Sasa Stefano Pagani -: le competenze sono della Provincia. Si consideri però che se uno acquista un abbonamento da 10 corse paga solo 1,20 ogni corsa, ancora meno con l'abbonamento e con il contactless. La nuova filosofia della Provincia è quella di premiare l'uso intenso dei mezzi pubblici, quindi più chilometri si fanno meno si paga». Di Sasa si è occupato ieri il Consiglio comunale: Pagani e il direttore generale Felix Rampelotto hanno presentato il bilancio delle attività 2011, all'interno del piano triennale 2010-2012.  Novità? «Beh, sottolineerei prima di tutto - continua Pagani - la crescita delle utenze: nel 2011, 24 milioni fra Bolzano, Merano e Laives, quasi 16 milioni solo a Bolzano. Novità? Almeno due importanti: la tanto discussa linea 15 che collegherà Gries al centro storico dovrebbe finalmente partire a giugno. E poi arriveranno 30 nuovi bus».  Ecologici? «Diesel ultima generazione, che sono meno inquinanti del metano».  E per le famigerate pensiline centrate più volte dai bus? «A Bolzano ce ne sono 151, anzi 149 perché due le abbiamo "eliminate". Ma Sasa non ha alcuna competenza, perché la gestione spetta alla Provincia che ne ha affidato la gestione all'agenzia Fifth Avenue. Provincia che dovrà intervenire assieme al Comune, proprietario dei basamenti delle pensiline stesse...».  «Altre novità, l'estensione del percorso della linea "7" verso via Castel Flavon, il potenziamento della linea serale "153", l'istituzione di nuove corsie preferenziali».  

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