bolzano

Bilinguismo, è boom di certificazioni

Quattro altoatesini su dieci «snobbano» il classico patentino, con percentuali di successo che arrivano al 97% per cento


di Davide Pasquali


BOLZANO. Rimangono pochi - in media soltanto il 37,2% degli iscritti - gli altoatesini in grado di superare il classico esame di bilinguismo, ovverosia il patentino. La novità 2016, certificata dai dati Astat, riguarda l’altro fronte: ormai il 41,28% di chi ottiene un attestato di bilinguismo lo fa tramite certificazione linguistica. Con percentuali di successo enormemente superiori: in media siamo al 97%, con picchi del 99,6%. E se il patentino classico in un anno viene conseguito da 2845 persone, le certificazioni ormai raggiungono quota 2000. Si veleggia verso il pareggio.

Il patentino. La percentuale di successo per il livello di esame A è pari al 32,9%, per il livello B al 26,7%, per il livello C è pari al 40,1% e per il D al 69,2%. Per i livelli d’esame A, B e C la percentuale di successo degli uomini è superiore rispetto a quella delle donne e complessivamente i primi registrano un esito positivo nel 41,4% dei casi contro il 34,8% delle donne. Nel 2016 sono stati invitati agli esami per il conseguimento dell’attestato di bilinguismo 11.035 individui; di questi, 3.397 non si sono presentati, facendo registrare una caduta complessiva pari al 30,8%. L’esame per il conseguimento del livello di esame D, seppur con l’introduzione della prova scritta oltre a quella d’ascolto, si conferma, nel 2016, quello con la percentuale di successo più alta (69,2%), mentre il livello B risulta essere quello con la percentuale più bassa (26,7%).

Le fasce d’età. L’analisi della percentuale di successo per fasce d’età dei candidati per tipologia di livello d’esame rivela, per il livello A, un andamento poco costante. Si evidenzia il picco di successo nella fascia d’età compresa tra i 14 e i 19 anni, con una percentuale pari al 43,4%. Questo conferma la teoria secondo la quale, anche a fronte della riforma, si presume che alla classe d’età compresa tra i 14 e i 19 anni appartengano, in linea di massima, candidati ancora in età scolare o persone comunque da sempre in possesso di una buona padronanza delle due lingue, che provvedono, appena possibile, all’acquisizione dell’attestato di bilinguismo. La percentuale di successo maggiore si è registrata nel livello D nella fascia dai 25 ai 29 anni (79,2%).

Più bravi nella Bassa. Le persone con residenza nella comunità comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina registrano, sia complessivamente (43,2%) sia per il livello A (38,5%) e B (35,3%) la più alta percentuale di promossi; per il livello C troviamo, in vetta alla classifica, la val Pusteria (46,4%) mentre per il livello D il primato spetta alla Venosta (88,6%).

Le certificazioni. Nel corso del 2016, 874 soggetti si sono sottoposti all’esame equipollente per il livello A, con una percentuale di successo pari al 93,8%. Per il livello B gli esaminati sono stati complessivamente 741 con un successo pari al 96,2%. Il livello C ha registrato 226 iscritti con una percentuale di successo pari al 97,3%, mentre il D, con 248 esaminati, ha raggiunto il 99,6% di promossi.

La terza via. Esiste poi una seconda alternativa all’esame tradizionale per il cosiddetto patentino A è data dalla combinazione tra il diploma di maturità conseguito in una lingua e la laurea conseguita nell’altra. A chi ad esempio è in possesso del diploma di scuola superiore in lingua italiana e ha completato gli studi universitari in lingua tedesca viene riconosciuto l’attestato di bilinguismo del livello A. La condizione necessaria è che lo studio universitario sia stato svolto prevalentemente in una delle due lingue. Su questo aspetto, però, al momento la Provincia non fornisce dati.













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