Bilinguismo, chieste procedure più snelle 

La Provincia approva una bozza di norme di attuazione su certificazioni e dichiarazioni di appartenenza



BOLZANO. Certificazione del bilinguismo e censimento: l’obiettivo è ottenere procedure più semplici. La giunta provinciale propone al governo due norme di attuazione per aggiornare le norme. I testi, approvati ieri a Palazzo Widmann, inizieranno ora l’iter attraverso la Commissione dei Sei. La nuova paritetica non è stata ancora insediata. Eletti in consiglio provinciale Meinhard Durnwalder e Carlo Vettori, mancano ancora i nominativi del governo e del consiglio regionale (il candidato proposto è Manfred Schullian).

«Semplificazione. Questa la parola chiave e il minimo comune denominatore dello schema di norme di attuazione dello Statuto di autonomia approvato dalla giunta», sottolinea una nota provinciale.

I GRUPPI LINGUISTICI. Due i temi affrontati. Da una parte le modalità per ottenere l'attestato di bilinguismo, dall'altra la dichiarazione di appartenenza o aggregazione linguistica rilasciata in occasione del censimento. Partendo da quest'ultimo punto, anche in Alto Adige il censimento della popolazione e delle abitazioni avrà luogo a cadenza annuale (ma solo su un campione di persone) e non più decennale, e si punterà sempre di più su un massiccio utilizzo della modalità digitale (già nel 2011 l'80 per cento degli altoatesini aveva compilato i moduli per via telematica) che consente di ridurre costi e margini di errore nella compilazione pur mantenendo inalterati i vincoli di riservatezza, segretezza e inviolabilità.

«Per quanto riguarda la valutazione della consistenza linguistica della popolazione residente tramite dichiarazioni anonime, che costituisce la base per l'assegnazione dei posti nel pubblico impiego seguendo il principio della proporzionale, riteniamo più sensato mantenere un rilevamento decennale che garantisce dati più strutturali e meno influenzati dalle variazioni periodiche», spiega il presidente Arno Kompatscher. La novità, secondo lo schema di norma di attuazione, dovrebbe essere invece rappresentata dalla possibilità di digitalizzare la dichiarazione personale di appartenenza linguistica o di aggregazione linguistica, ovvero quella che viene richiesta per partecipare a concorsi pubblici o accedere a graduatorie per prestazioni economiche. Sino ad ora, infatti, l'archivio è tenuto in forma cartacea presso il Tribunale di Bolzano. In futuro, annuncia Kompatscher, «puntiamo a consentire l'accesso protetto e certificato tramite lo Spid o la Carta servizi per rendere il servizio più snello e vicino alle esigenze dei cittadini». Come noto, la dichiarazione personale può essere resa e modificata in ogni momento, ma per evitare un utilizzo strumentale è previsto che prima dell’entrata in vigore di un eventuale cambiamento debbano trascorrere almeno 18 mesi.

BILINGUISMO. L'altro passaggio contenuto nello schema di norme di attuazione riguarda invece l'attestato di bilinguismo. Vengono inserite due nuove modalità per ottenere l'attestato allo scopo di ovviare alle situazioni in cui un candidato che è in possesso del titolo di studio universitario in una lingua e, ad esempio, abbia ottenuto una certificazione linguistica nell'altra lingua, debba sostenere l'esame nella lingua in cui è già in possesso del titolo di studio. La proposta di norma prevede due modalità. Si ottiene l’attestato quando si presenta un titolo di studio in una lingua e una certificazione linguistica per l’altra lingua, oppure si ottiene l’attestato quando si presenta un titolo di studio universitario per una lingua e si sostiene l’esame nell’altra lingua.













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