il caso

Bimbo morto all’Alpi: è giallo sulle cause

L’esame autoptico ha stabilito che il neonato nigeriano è deceduto per emorragia cerebrale (e non per un rigurgito). I genitori sono stati convocati in caserma


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Emorragia cerebrale a livello della nuca. Questo il responso dell’autopsia, effettuata ieri pomeriggio dall’anatomopatologa Esther Hanspeter, che cambia completamente lo scenario e getta un’ombra di mistero sulla morte, avvenuta giovedì mattina all’interno dell’ex hotel Alpi, di un bimbo nigeriano nato il 19 luglio all’ospedale San Maurizio. La Procura ha aperto un’inchiesta, affidata ai carabinieri, per capire che cosa abbia causato l’emorragia mortale.

Il neonato è caduto accidentalmente dalle braccia dei genitori o dalla culla; oppure quella lesione è stata provocata da qualcuno che invece avrebbe dovuto prendersi cura di quel frugoletto?

Sono queste le domande alle quali gli investigatori in queste ore stanno cercando di dare una risposta. Decisiva sarà la ricostruzione di quanto avvenuto da parte dei genitori del piccolo: due nigeriani di trent’anni arrivati a Bolzano a metà luglio e convocati nel tardo pomeriggio di ieri nella caserma di via Dante.

La storia di questa coppia è simile a quella di migliaia di persone in fuga dall’Africa e da altre parti del mondo alla ricerca di una vita migliore. In mezzo a mille difficoltà hanno attraversato prima il deserto e poi il Mediterraneo su un barcone: per loro c’era un motivo in più per sopportare tante sofferenze ed era quel bimbo che stava per nascere.

Tre settimane fa il trasferimento al Nord e la sistemazione a Bolzano, all’interno del vecchio albergo di via Alto Adige che nei progetti dell’immobiliarista Renè Benko deve essere demolito. Probabilmente avevano immaginato qualcosa di meglio, ma comunque avevano un posto dove dormire ed era già qualcosa.

«Nelle scorse settimane ci sono stati diversi sbarchi - dice Luca Critelli, direttore della Ripartizione politiche sociali della Provincia - e ci siamo trovati a dover sistemare diverse persone. Per questo abbiamo deciso di utilizzare ancora per un po’ l’ex albergo rimasto vuoto dopo che tutti i migranti erano stati distribuiti nei diversi centri della provincia. In attesa dell’abbattimento, abbiamo pensato che il vecchio albergo, gestito da Volontarius, si possa ancora utilizzare per metterci i nuclei familiari. Il neonato con papà e mamma era dunque lì».

In quella stanza del secondo piano che si affaccia su via Alto Adige si sono consumate le sue ultime ore di vita. L’allarme è scattato intorno alle 10 del mattino di giovedì, quando i genitori si sono accorti che il bimbo non respirava più. La corsa in ospedale non è servita a nulla: i medici del Pronto soccorso non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

La prima ipotesi è che il piccolo fosse morto soffocato da un rigurgito, per averne la certezza però i medici hanno richiesto l’esame autoptico che ha dato un risultato del tutto inatteso.

L’emorragia cerebrale dice che le cose sono andate in maniera diversa.













Altre notizie

immagini

Il 25 aprile a Bolzano ha anche il volto dei giovani "resistenti"

Dal corteo alle celebrazioni: ecco le foto. La giornata si è articolata in diversi momenti partendo dal palazzo municipale, quindi in via dei Vanga, a Parco Rosegger - via Marconi, al cimitero civile d'Oltrisarco e cimitero ebraico, in via Volta, via Siemens, passaggio della Memoria (via Resia), con l'intervento delle autorità. Quindi piazza IV Novembre e piazza Adriano (foto DLife)

Attualità