BOLZANO

Bolzano, degrado alla Sport City: il Comune multa la coop

In via Maso della Pieve sporcizia, incuria e pericoli oltre ai difetti strutturali. Gennaccaro: «Riqualificheremo, ma le mancanze gestionali saranno punite»


di Alan Conti


BOLZANO. La struttura della Sport City continua a cadere a pezzi.

Bolzano, a Maso della Pieve la Sport City è a pezzi Crepe nei muri, tribune fatiscenti e bagni inagibili. Polemica tra le associazioni e la cooperativa per le tariffe applicate

I limiti di un edificio con molti problemi sono evidenti e il Comune sta studiando un programma di ristrutturazione approfondito. Nel frattempo la cittadella dello sport è sempre più degradata. Il sopralluogo organizzato ieri mattina da Alto Adige nel Cuore e i video pubblicati da Casapound nei giorni scorsi hanno messo in luce una situazione grave. Porte degli arbitri completamente ricoperte di guano, fili a vista, estintori mancanti dai vani d’emergenza, aree dimenticate come il campo da paintball, recinzioni perimetrali assenti, un ascensore guasto da mesi e una sporcizia diffusa e generale.

Bolzano, incuria e difetti strutturali: Sport City cade a pezzi

Nelle foto del consigliere di Circoscrizione Kevin Morghen (Uniti per Bolzano) la situazione critica alla cittadella di via Maso della Pieve

Una situazione che ha fatto sobbalzare dalla sedia l’assessore allo Sport Angelo Gennaccaro, che nei giorni scorsi si era recato con le commissioni a Maso della Pieve per un sopralluogo. «Ci sono due problematiche. Quella strutturale che richiederà più tempo e quella gestionale. Le mancanze legate all’incuria saranno punite con delle sanzioni a carico della cooperativa come previsto dalle penali del contratto di concessione». Contratto appena rinnovato dall’ufficio patrimonio del Comune per un totale di 12.000 euro al mese. «Sport City è stata l’unica cooperativa a presentarsi - sottolinea Gennaccaro - e le possibili contromisure del Comune contro il degrado sono limitate. Cosa dovremmo fare? Chiudere tutto? Ristrutturazioni e penali sono gli unici strumenti che abbiamo a disposizione».

Massimo Moretti, direttore della cooperativa Sport City risponde puntualmente: «Noi collaboriamo con il Comune e qualora ci siano delle mancanze contrattuali, siamo pronti a pagare. È vero, le porte andrebbero pulite ma ci stiamo concentrando sulle pulizie all’interno. Gli estintori, purtroppo, ci sono stati rubati due volte in due mesi: stiamo studiando un modo per evitare questi furti. Il campo da paintball sembra sporco perché quello è il colore che lasciano i pallini e i gonfiabili sgonfi fanno sembrare l’area lasciata a se stessa. Subiamo moltissimi vandalismi e per questo abbiamo deciso di chiudere la notte rafforzando le recinzioni».

A guidare il sopralluogo di Alto Adige nel Cuore sono stati il consigliere provinciale Alessandro Urzì e Kevin Morghen: «L’altro giorno è caduto dell’intonaco nello spogliatoio di una squadra di bambini. Bisogna intervenire il più in fretta possibile per evitare situazioni di pericolo». Alcune proposte arrivano anche dai consiglieri comunali Andrea Bonazza e Sandro Trigolo di Casapound assieme al consigliere di Circoscrizione Massimo Trigolo: «Chiediamo di aprire un campo di hockey in line al posto della dismessa pista da ghiaccio, di riaprire i bagni pubblici ristrutturati dopo una nostra mozione e di trovare una soluzione alle casette per le attrezzature che saranno rimosse. È impensabile chiedere alle società e alle famiglie di portare tutto a casa ogni volta. Pensiamo a ceste con le rotelle che non aumentino la cubatura».

 













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