MIGRANTI

Bolzano, egiziano e iracheno in manette per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina

L'operazione della questura di Bolzano ha portato all'arresto dei due cittadini stranieri



BOLZANO. I due sono accusati di aver organizzato trasferimenti verso l'Austria e la Germania a bordo di treni merci, il tutto dietro pagamento di 150 euro a persona. I viaggi documentati sono al meno sette, nel giro di pochi giorni e hanno coinvolto oltre 50 stranieri, tra cui anche donne incinte e minori in tenerissima età.

Le indagini, coordinate dalla procura di Bolzano e condotte dalla squadra mobile di Bolzano e dal commissariato di Brennero, sono iniziate lo scorso agosto quando nel quotidiano controllo della fascia di frontiera, è stato fermato un gruppo di migranti sulla pista ciclabile che da Colle Isarco porta all'abitato di Brennero. Con loro c'era M.A., cittadino egiziano, con permesso di soggiorno scaduto, residente a Como, il quale non dava una spiegazione plausibile della sua presenza sul posto.

Migranti nascosti sui treni merci: le foto

L'operazione della questura di Bolzano ha portato all'arresto dei due cittadini stranieri per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: ecco le foto diffuse dalla polizia - LEGGI L'ARTICOLO

Come agivano

È stato accertato che l'egiziano, collaborava con il cittadino iracheno, anch'egli residente a Como, richiedente asilo. Il modus operandi, per quanto ricostruito dai poliziotti, era il seguente: le persone da accompagnare venivano radunate alla stazione ferroviaria di Milano Lambrate. Su treni regionali arrivavano di Colle Isarco, l'ultima stazione su territorio italiano prima quella di Brennero.

A piedi, di notte e attraversando il tunnel ferroviario di Fleres, i migranti arrivavano nei pressi della stazione ferroviaria di confine. A questo punto i due arrestati, sempre presenti, nascondevano le persone all'interno di una baracca abbandonata, attigua alla ferrovia, in attesa di salire sui treni merci in sosta presso la stazione di Brennero. Una volta trovato il treno «giusto» e caricati gli stranieri sui vagoni, esponendoli a rischi elevatissimi per la loro incolumità, i due passatori tornavano a casa.

Il materiale probatorio raccolto ha consentito al pm di richiedere e ottenere dal Gip di Bolzano le misure restrittive eseguite a Bolzano, per l'egiziano, e a Como per l'iracheno.













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