Bolzano, Klotz scappa in bicicletta per non rispondere sui vitalizi
L’ex consigliera sfugge al giornalista de «La Gabbia», Pahl perde la pazienza e si rinchiude al Laurin
BOLZANO. Della questione vitalizi si è occupata ieri sera anche la trasmissione La Gabbia, su La 7, condotta da Gianluigi Paragone. L’inviato Nello Trocchi è stato mandato in Alto Adige a intervistare alcuni protagonisti della vicenda, come Eva Klotz, balzata agli onori - oneri delle cronache per il suo “nein”, dichiarato a L’Arena di Giletti, a restituire le somme incassate (945 mila euro). Nel servizio di ieri sera l’ex consigliera, prima ribadisce che lei risponde solo ai suoi elettori, ma poi perde la pazienza e all’ennesima domanda di Trocchi («Ma lei cosa ci fa con un milione di euro?»), inforca la bicicletta e scappa. Brutta figura anche per Franz Pahl. L’ex consigliere Svp ha ripetuto la sua posizione, sostenendo che «retroattivamente non si possono cambiare gli accordi». Pahl, presidente dell'associazione degli ex consiglieri, da sempre schierato per il no al taglio dei vitalizi, all’incalzare delle domande, è scappato pure lui, rinchiudendosi al Laurin, col giornalista che gli urlava: «Lei parla tedesco e si comporta da politico italiano».
Il direttore di “Trentino” e “Alto Adige”, Alberto Faustini, ha ricordato la vicenda: «Il taglio dei vitalizi se l’erano venduto come una rivoluzione», ha affermato. «Dopo una lunga campagna stampa li abbiamo costretti a fare la legge del 2014 che taglia le indennità del 20%. Ma non basta». Tra Eva Klotz e l’inviato l’intervista finisce, come al L’Arena, un dibattito «Italia sì, Italia no», con l’ex consigliera che alla fine se ne va in bicicletta con ampie pedalate, e il giornalista che la insegue gridando «se l’Italia non le piace? Se ne vada e lasci i soldi». Paul Köllensperger (M5S) ricorda: «Nel 2013 avevamo proposto una riforma per introdurre il sistema contributivo retroattivo. Hanno preferito tagli omeopatici».