Bolzano, l'azzurra di sci Denise Karbonindagata per frode fiscale

L’ipotesi investigativa è che l’atleta delle Fiamme Gialle (l’inchiesta è nelle mani dei colleghi altoatesini) abbia affidato somme incassate dagli sponsor ad un intermediario per portare i capitali all’estero. Di certo si sa che la campionessa ha aderito allo scudo fiscale



BOLZANO. La campionessa di sci altoatesina Denise Karbon (nella foto) è indagata dalla Procura di Bolzano con l’accusa di frode fiscale. L’ipotesi investigativa è che l’atleta delle Fiamme Gialle (l’inchiesta è nelle mani dei colleghi altoatesini) abbia affidato somme incassate dagli sponsor ad un intermediario per portare i capitali all’estero.

Nella vicenda, al momento c’è una sola certezza: che la sciatrice trentenne ha aderito allo «scudo fiscale» voluto dal governo Belusconi per riportare in Italia il denaro (si tratta, secondo quanto appurato dagli inquirenti, prevalentemente di soldi incassati dalle sponsorizzazioni) depositato in conti all’estero. La scelta di avvalersi dello scudo in teoria avrebbe dovuto mettere l’atleta al riparo dalla contestazione di possibili reati tributari. Certo, sull’opportunità di un comportamento del genere per un appartenente alla Guardia di finanza, forse qualcuno avrebbe qualcosa da ridire.

L’indagine delle fiamme gialle di Bolzano, tuttavia, non è partita in seguito alla scudo fiscale. Al nome dell’illustre collega, gli investigatori sono arrivati seguendo un’altra pista, ovvero un intermediario altoatesino, che si sarebbe occupato - ma questo è ancora tutto da verificare - di far passare il confine ai soldi dell’atleta di Castelrotto. Proprio l’ipotetica collusione con una terza persona ha fatto cadere lo schermo protettivo nei confronti della giustizia previsto dallo «scudo».

Ed è per questo motivo che il nome di Denise Karbon è già stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Bolzano e l’atleta è stata sentita dai colleghi, mentre la notizia dell’inchiesta si è diffusa negli ambienti del circo bianco.

Le fiamme gialle hanno già acquisito la documentazione, che stanno passando al setaccio per verificare i vari passaggi di denaro e calcolare l’ammontare della frode. Di fatto, la complicità di Denise Karbon nei fatti contestati all’intermediario è ancora tutta da verificare, così come l’entità della presunta evasione. La legge italiana in materia di reati fiscali è più restrittiva quando ci sono coinvolte persone che indossano la divisa della Finanza. Per un normale cittadino, infatti, la denuncia scatta solo in presenza di una determinata imposta evasa. Limite che invece non esiste se la frode è commessa da un finanziere, così come previsto da un Regio Decreto del 1941: in questo caso, però, la competenza è della Procura militare. Nell’episodio specifico, tuttavia, il fascicolo è rimasto nelle mani della giustizia ordinaria poichè vi è l’ipotesi di una frode in concorso.

Quello di Denise Karbon è solo uno dei tanti nomi sui quali stanno facendo accertamenti gli investigatori della guardia di finanza di Bolzano: nell’elenco ci sarebbero altre persone note, sportivi e non, che si sarebbero avvalse dell’intermediario per tenere lontani i capitali dal fisco italiano.

Denise Karbon, che compirà trent’annni il prossimo 16 agosto, è una delle migliori sciatrici italiane in attività. In bacheca ha numerosi successi in Coppa del mondo e due anni fa ha anche conquistato la Coppa del mondo nella specialità dello slalom gigante. Nel suo curriculum prestigioso ci sono anche due podi iridati, ottenuti nel 2003 (argento) e nel 2007 (bronzo). Ora l’atleta di Castelrotto è al cancelletto di partenza per affrontare uno gara particolare: arrivare in fondo senza inforcare nelle accuse contestate.

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